sabato 24 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 24

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. Basta poco per vivere un'atmosfera magica. Un pizzico di cuore e amore in ciò che fai...


VENTIQUATTRESIMO REGALO: CESTINI PER LA VEGLIA DI NATALE

Siamo al penultimo regalo. Siamo arrivati alla Vigilia di Natale. In molti avranno organizzato un gustosissimo e sostanzioso cenone. In base alle varie tradizioni famigliari ognuno avrà una super cena di carne, una buonissima cena di pesce o un cenone misto... Noi, in famiglia, da sempre, per la Vigilia di Natale optiamo per una saporitissima cena di pesce.

Quest'anno la cena è stata anticipata, questo mi ha permesso di fare con la giusta calma il regalo numero 24. Antipasto, primo e secondo sono stati ottimi e prima delle ore 21 ero già pronto con il mio dono, o dovrei dire i miei doni, in un grande sacchetto. Sono uscito e ho iniziato a camminare per le vie del centro...

La città sembrava deserta. Le lucette natalizie accese per le vie creavano un'atmosfera davvero contrastante con il silenzio glaciale che mi circondava. Sembrava davvero un momento speciale... dove tutto si era fermato nell'attesa di qualcosa di grande.

In realtà per le strade qualcuno c'era. Purtroppo non ero solo... 
Era sparito il tam tam di gente che fino a qualche ora prima correva e si agitava nella ricerca frenetica dell'ultimo regalo. Erano rimasti i destinatari del mio regalo...

Sapevo che c'era qualcuno che non era stato invitato da nessuno per un buon Cenone della Vigilia. Sapevo che avrei trovato sicuramente almeno una persona che non aveva la possibilità di festeggiare degnamente la notte di Natale. Sono quelle persone che si trovano ai bordi delle strade, quelle persone che avevo già incontrato in un precedente regalo, quando ho donato coperte, sacco a pelo... guanti e sciarpa....

Volevo dare la possibilità ad alcuni senzatetto di poter festeggiare in qualche modo la Vigilia di Natale. Volevo far sì che il Cenone della notte di Natale diventasse possibile anche per coloro che non ci avevano mai pensato. Che non sapevano nemmeno se sarebbero arrivati all'alba del 25 dicembre.

Nel pomeriggio di quello stesso giorno avevo preparato dei sacchetti. Non molti, ma erano abbastanza grandi. Più o meno ogni sacchetto (che poi ho chiuso con un bel nastro o qualche coccarda colorata) conteneva: due bibite, alcune fette di pane, del salame, alcuni affettati, del formaggio affettato, una scatolina di frutta secca, un sacchettino di biscotti, dei cioccolatini, delle tornine di cioccolato, una scatoletta di frutta tagliata a pezzettini...

Certo non è un vero e proprio Cenone, ma per chi non ha nulla, lo stesso nulla diventa qualcosa di importante. Non avevo messo nulla di alcolico da bere, perché volevo evitare di contribuire all'alcolismo di alcuni senzatetto. Alcuni di loro, infatti, hanno problemi di alcol, droga e squilibri mentali...

Avevo distribuito quasi tutti i sacchetti (come ti ho detto troppo pochi), riuscendo a fare gli auguri a questi homeless. Non erano gli stessi delle coperte... e mi era rimasto un sacchetto. L'ultimo sacchetto.
Avevo ancora del tempo prima della Veglia di Natale, così ho camminato ancora un pochino, circondato da quel silenzio stranissimo che metteva ancora più in risalto la triste realtà di queste persone che non hanno una casa dove andare, nemmeno per festeggiare il Natale.

L'ultimo sacchetto in realtà non l'ho consegnato a mano... Ho trovato un senzatetto disteso, coperto alla bene e meglio da coperte e cartoni... stava dormendo. Ci ho pensato un momento e poi ho deciso di lasciare proprio a lui quell'ultimo sacchetto. Senza svegliarlo, mi sono avvicinato lentamente e ho appoggiato il sacchetto in un angolino, non in vista, ma in modo che quest'uomo che stava dormendo sulla strada se ne sarebbe accorto una volta svegliato.

Con una penna che avevo in tasta, ho scritto sullo stesso sacchetto un semplice augurio di Buona Natale e una frase che potesse stimolarlo a non arrendersi e a sperare anche in una condizione difficile come la sua.

Consegnato l'ultimo sacchetto, mi sono reso conto che mancava solo l'ultimo regalo... Era ormai la notte tra il 24 e il 25 dicembre e il mio Progetto Natalizio stava per terminare... Era veramente così? Con il 25 dicembre si sarebbe davvero completato il mio Progetto Natalizio... oppure l'ultimo regalo avrebbe aperto la porta a qualcosa di più? Poteva finire questo incredibile percorso nella scoperta della generosità e della gratuità semplicemente con l'ennesimo regalo???

Non rimane che aspettare il resoconto del 25 dicembre...

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