martedì 13 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 12

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "L'amico è il fratello che si sceglie".

DODICESIMO REGALO: GIFT EXCHANGE

Devo, in primo luogo, ringraziare una mia amica americana per questo regalo. La ringrazio per l'idea e la possibilità di aprire la mente, conoscere meglio gli amici, condividere qualcosa e ritrovarsi per scambiarsi dei regali.

In questo racconto scoprirai anche che ti avevo anticipato alcune cose in altri post, mentre ti raccontavo gli altri doni che ho fatto in questi primi 12 giorni. Sai per esempio che questo regalo è iniziato qualche giorno fa. Una sera precisamente, quando insieme ad un gruppo di amici abbiamo scritto su dei piccoli fogliettini tutti i nostri nomi. Abbiamo piegato questi foglietti e li abbiamo messi in un recipiente per mescolarli un po'. Ognuno poi ne ha pescato uno: ha pescato un nome. Il nome della persona alla quale, nel giro di una settimana avrebbe dovuto fare un regalo. 

Ovviamente le regole del "gift exchange" sono molto ferree: cifra del regalo concordata tra tutti (in modo che tutti possano ricevere e spendere la stessa cifra, un modo semplice per giocare tutti ad armi pari); chi pescava il proprio nome, doveva rimetterlo in gioco e ripescarne un altro; non si può rivelare il nome del proprio bigliettino fino al momento dello scambio.

Capite le regole? Spero di sì e come in tutti i giochi è più facile praticarlo che spiegarlo, quindi continuo il racconto di quello che ho fatto. Quest'anno ho pescato proprio il nome che volevo. Sai in questo "scambio" puoi essere fortunato o sfortunato e non sempre la fortuna deriva dal pescare il biglietto della persona che conosci meglio. A volte è forse più facile fare un regalo a chi magari conosci meno profondamente, perché così prendi qualcosa senza nemmeno pensarci troppo. Qualcosa di generico, che possa piacere a chiunque.

Quando, come è successo a me, ti succede di avere in mano proprio il nome della persona che conosci meglio, quell'amico sul quale sai che puoi sempre contare, con il quale hai un contatto continuo e che credi di conoscere profondamente... allora non puoi andare sul generico, devi centrare il bersaglio alla grande. Non puoi sbagliare e questo, devo confessarti, complica un pochino le cose. 

Dall'altro lato poi ti dici che il tuo amico saprà apprezzare comunque, per il semplice fatto che sei stato tu a fargli quel regalo. Tra questi due sentimenti, sono partito senza un'idea concreta, ma con una serie di opzioni possibili (gli piace questo, va matto per quello, se trovassi qualcosa del genere sarebbe perfetto...).

Devo confessarti che sono stato fortunato e ho scelto il posto giusto dove cercare il mio regalo. Quando l'ho visto, ho subito pensato che era lui, era perfetto. L'ho comprato e anche il prezzo era giusto giusto. C'era però un unico inconveniente... non avrei potuto consegnarglielo.

Che dispiacere! Non potrò mai vedere la faccia che ha fatto quando ha aperto la confezione. Lo scambio è avvenuto proprio stasera e io mi trovo ancora a Roma, lontano dal gruppo di amici. Soluzione? Una sola: consegnare prima il regalo a qualcuno e sperare che potesse davvero essere perfetto.

Non ero affatto contento di non poterglielo consegnare di persona, ma la vita bisogna accettarla così come è, con le sue salite e le sue discese. Anche questa volta la salita è stata un momento di crescita e un modo per dare ancora di più.

Ho, infatti, pensato ad un triplice regalo. 1) Il dono tecnologico che avevo acquistato; 2) il biglietto che ho allegato (quello comprato proprio sabato, contribuendo alle necessità dei disagiati, emarginati e senzatetto); 3) l'aver iniziato un progetto che io e il mio amico Matteo (ecco le 5 lettere scritte sul fogliettino che avevo pescato) avevamo in mente da tempo.

Quest'ultimo regalo, è solo un gesto, più che qualcosa di concreto. Un gesto sincero e voluto. Un'azione che probabilmente significa "non ho dimenticato", "non ti ho dimenticato amico". Ora era tutto davvero super, ero riuscito a donargli anche qualcosa di me stesso (il dono più bello), ossia un briciolo del mio tempo!

Ho scritto il biglietto, impacchettato il regalo e poi l'ho inserito in un sacchetto con sopra un bel pupazzo di neve colorato (un bel sacchetto, anche questo proprio ok per far capire che nulla era stato lasciato al caso). Consegnato a chi di dovere, senza rivelare a chi sarebbe dovuto andare.

Già, sono riuscito a mantenere il segreto fino all'ultimo. Avevo infatti pensato che i miei amici mi avrebbero potuto chiamare al momento della consegna del mio dono e che a quel punto, solo a quel punto avrei rivelato il nome del destinatario. 

Ecco la regola che mi ero dimenticato: al momento della consegna ognuno doveva imitare e far indovinare agli altri a chi sarebbe andato il regalo. Al telefono l'imitazione era un po' complicata, ma è stato facile trovare una parola che caratterizza il mio amico. Appena l'ho detta tutti hanno indovinato. 

Non so di preciso come sia andato lo scambio dei regali, non so chi ha fatto il regalo a chi, non conosco i vari doni che sono stati scambiati. Due cose però le so: so chi mi ha fatto il regalo e, grazie ad una telefonata post-regalo, ho capito che ci ho proprio azzeccato. Ho mirato il bersaglio e l'ho centrato. Che contentezza!!!

Sono al settimo cielo. Non vedrò mai la faccia che ha fatto quando ha aperto la confezione, ma potrò sempre ricordare le frasi che ci siamo detti in questa breve telefonata, dove mi ringraziava per il regalo e dove mi ha detto: "speravo proprio fossi tu a farmi il regalo!".

Riuscire a far dire al tuo amico: "nemmeno io sarei riuscito a pensare a qualcosa di così prefetto per me". È stato incredibile, una grande soddisfazione e l'enorme gioia di aver contribuito alla felicità di un amico.

Sono ancora a Roma, ma domani sera sarò nuovamente a casa! Quello che mi sto domandando ora è "Domani, riuscirò a fare il regalo (il numero 13) presto al mattino o dovrò attendere fino alla sera???". Lo scopriremo insieme...

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