mercoledì 21 settembre 2011

Sorridi per i successi degli altri

Mi è sempre piaciuto seguire e leggere le storie di personaggi famosi, le cosiddette biografie, in modo particolare le autobiografie, dove si riesce a percepire qualcosa in più, rispetto al racconto di uno storico. Mi emoziona, mi entusiasma e mi dà grande forza ed energia vedere o leggere quello che le persone sono riuscite a realizzare.

Scopro sempre qualcosa di nuovo. Qualcosa di magnifico che l'essere umano è in grado di fare. Storie di sconfitte che poi si trasformano in grandi successi, racconti di sfide impensabili che vengono affrontate a testa altra una dopo l'altra.... storie di persone, non solo famose, che hanno saputo cambiare in meglio la loro vita e molto spesso quella degli altri.

Proprio per questo, a volte, mi diverto a raccontarne qualcuna che mi ha colpito (per esempio qui, qui, qui, qui e qui). Nasce un vero e proprio senso si ammirazione, un "guardare con stupore verso" queste persone. Molte volte ti senti uno stupido o un ignorante davanti a certi esempi o a persone che hanno avuto successo e come gli innamorati, hai la "faccia da stupido".

Devo confessare che la "faccia da stupido" ce l'ho parecchie volte (per fortuna io non mi vedo), perché mi rendo conto che spesso, davvero spesso, mi stupisco; troppe volte guardo con ammirazione le altre persone. Mi consola il fatto che questa ammirazione, oltre a produrre quella tipica espressione, fa scaturire un sorriso spontaneo incontrollabile, come quello di un bambino.

Mi consola il fatto che questa ammirazione significa accettare il fatto che so stupirmi, che sono spesso battuto dal coraggio, dall'intelligenza, dalla caparbietà, dal genio dell'uomo. Allo stesso tempo mi accorgo che questo stupore è un invito ad uscire da me stesso e un segno che accetto il rischio di poter essere abbagliato.

Non tutti accettano questo rischio e si perdono la gioia e la ricchezza incomparabile che deriva dal rallegrarsi per il successo degli altri. Molti soffrono di gelosia, di invidia, ma quando è un giovane a provare questi sentimenti è davvero qualcosa di tragico. Che tristezza! Significa che quel giovane ha perso l'entusiasmo dello stupore, è chiuso in se stesso e nel suo egoismo.

A volte è difficile godere del successo degli altri, gioire per le vittorie altrui e fare un bel sorriso. Solitamente i sorrisi che si vedono quando qualcuno ha successo nella vita sono quei falsi sorrisi di circostanza, che nascondono tra i denti mille chiodi da ingoiare. Quanti "auguri" vengono detti con questi chiodi in bocca?

In realtà il modo più bello di arrivare da qualche parte, ad un successo personale, non è a scapito degli altri, ma augurando al massimo delle persone possibili buona fortuna. Sperare nel successo degli altri, alimenta anche le proprie speranze. Ti sprona immensamente. Vedere che qualcuno ce l'ha fatta ci fa gridare "Posso farcela anche io!".

L'egoismo non porta da nessuna parte: una torta è bella condividerla con gli amici e non mangiarla tutta da soli, perché questo vorrebbe dire o che l'abbiamo divorata in poco tempo e quindi non ce la siamo veramente goduta, oppure che l'abbiamo tenuta tutta per noi il più a lungo possibile, ma si sa che tutte le torte dopo un certo tempo vanno a male...

Quando riesci a sorridere veramente per i successi degli altri ti senti alla grande, ti rendi conto che gli ideali si possono raggiungere, che c'è una possibilità. E per molti giovani il solo fatto che ci sia una possibilità è qualcosa di fondamentale!

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