Una frase che mi ha colpito molto... una storia che ho scoperto solo oggi, leggendo un vecchio giornale. È accaduta a metà agosto, quando ero in vacanza.
Probabilmente tu l'hai già sentita e risentita e avrai seguito la vicenda tramite telegiornali e quotidiani. Vorrei solo raccontarla brevemente, perché ha me ha lasciato qualcosa di importante.
Ecco il racconto in breve (un collage rielaborato di vari articoletti che ho letto): Adrienne Ives stava osservando con il marito al telegiornale le immagini di giovani incappucciati intenti a spaccare, ditruggere e saccheggiare i sobborghi di Londra, quando si è accorta di qualcosa che l'ha letteralmente sconvolta e ha spettato il cuore di mamma.
Sì, perché Adrienne è madre, ha una figlia, Chelsea, di 18 anni che vive con lei e il marito a Londra. Una figlia speciale, i più la definirebbero "bella e brava". Una 18enne carina insomma, brava a scuola e Ambasciatrice per le Olimpiadi di Londra 2012. Una sportiva, una di quelle ragazze che alle prossime Olimpiadi avrebbe dovuto dare il benvenuto e guidare i turisti ai giochi di Londra.
Chelsea aveva guadagnato questa possibilità per i suoi meriti sportivi, visto che è una grande atleta, e per il suo ottimo rendimento scolastico.
Bene, prova a immaginare come si può essere sentita la mamma quando, vedendo i telegiornali, ha riconosciuto in un video sua figlia che insieme ad altri ragazzi, durante i tumulti della sommossa di Enfield, lanciava pietre contro il negozio della Vodafone.
Marito e moglie "sono sprofondati nell'inferno" come hanno affermato, ma credo che in poco tempo siano risaliti... Hanno pianto, poi hanno chiamato gli agenti e hanno denunciato la figlia.
Una madre coraggiosa, mi viene da dire, una mamma che può comprendere gli errori di un figlio o di una figlia, che può anche giustificarli e forse farsene una colpa, ma che non può smettere di amare. "Amo mia figlia, ma l'ho educata a distinguere il bene dal male".
L'amore, quello vero, vede chiaramente ciò che è giusto; l'amore tende al bene, alla bellezza, alla giustizia. Se andasse nella direzione contraria non si potrebbe più chiamare amore.
Credo che Chelsea abbia una grande fortuna: quella di tornare a casa e trovare una madre e un padre che sanno educare. Sono genitori, sanno sbagliare (e l'avranno fatto mille volte come tutti noi, genitori e non), ma hanno il coraggio di prendere decisioni dure, ma che ritengono giuste, per il bene della propria figlia.
Non so che cosa pensa oggi Chelsea dei suoi genitori, non so se ha capito che ciò che ha fatto è sbagliato e ciò che hanno fatto i suoi genitori, invece, è giusto. Molte volte noi giovani non comprendiamo le scelte degli adulti, tanto meno quelle dei nostri genitori, ma credo che se queste seguano la giustizia, riusciremo sempre ad accettarle, con fatica, con sacrificio a volte, ma le riusciremo ad accettare.
Fatto questo passo, saremo più uomini, più maturi e porteremo per sempre con noi un insegnamento dei nostri genitori.
Spero solo di avere lo stesso coraggio e di non dimenticarmi mai, quando sarò genitore, che ci sono azioni giuste e azioni sbagliate e che bisogna fare quelle giuste. Ai figli, come ai giovani in generale, non servono tante parole, tante prediche o sermoni, ma servono veri testimoni del bene.
Giusto! i figli non chiedono consigli, ma esempi!
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