mercoledì 7 settembre 2011

Il valore della prudenza

Un tempo, nel Medioevo, era quasi obbligatorio saper giocare a scacchi, nelle corti tutti dovevano conoscere le regole ed essere almeno un po' abili nel muovere le pedine. Grandi personaggi della storia hanno passato intere giornate della loro vita davanti ad una scacchiera, qualcuno, perfino, vedeva in questo gioco la metafora della vita.

Devo confessarti che a me piace molto giocare a scacchi e credo che davanti ad una scacchiera possiamo trarre qualche insegnamento per la vita. Sicuramente possiamo sviluppare un magnifico valore. Il valore della prudenza.

In poche parole che cosa è la prudenza? Pensando agli scacchi direi: lo spazio fisico e temporale che separa l'incontro di due pezzi. Il saper valutare il valore diverso dei singoli pezzi, le loro qualità, le loro diverse possibilità di movimento e soprattutto sapere e riconoscere che in ogni situazione, nella natura di tutte le cose, ci sono delle regole che devi seguire se vuoi rispettare te stesso e gli altri.

Per tradizione appartiene a quelle virtù che anche Dante raffigura sul volto del custode del Purgatorio e che fanno parte del patrimonio naturale di ogni persona. E' quindi una qualità impressa indelebilmente in ognuno di noi, è qualcosa che appartiene a tutti. Allora perché non tutti sono prudenti? Perché ci sono persone avventate nelle loro scelte, sconsiderate per certi versi, che prima fanno le cose e poi ci pensano? Semplice, perché la prudenza non solo fa parte di noi, ma deve essere esercitata e sviluppata. Insomma, prudenti si nasce e di diventa!

Prudenza deriva dal latino prudentia (prudens), ma si può riferire anche a providere, ossia "vedere innanzi", è quindi un qualcosa nascosto nelle strutture del nostro modo di vedere le cose. La prudenza è qualcosa che comporta riflessione e cautela prima di fare qualcosa, è soprattutto un modo di vedere (o prevedere).

Indica regola e misura delle cose e delle nostre azioni; giuda in modo immediato, se ben sviluppata, il nostro giudizio. E' definita il cocchiere, l'auriga, di tutti gli altri valori e per questo ha un'importanza estrema nella vita di tutti.

Significa saper scegliere i mezzi adeguati alle situazioni e agli obiettivi. Plutarco diceva che "chi non conosce la strada per il mare, deve cercare un torrente, come compagno del suo viaggio".

Come sviluppare questo valore?

1) Giocando a scacchi ovviamente! ;-)

2) Imparando dalle esperienze che hai fatto o che hanno fatto gli altri: non possiamo sperimentare tutto e non è detto che solo provando qualcosa possiamo capire se questa è un male o è un bene. Vedendo gli altri, diventando buoni osservatori, mettendo i binocoli della prudenza che ci fa vedere lontano, possiamo valutare anche le esperienze che non abbiamo vissuto direttamente.

3) Quando un tuo amico ti racconta qualcosa, ti espone un dubbio... cerca di pensare a cosa avresti fatto tu in quell'occasione. Valutare le situazioni che non ci toccano personalmente è sempre un po' più facile.

4) Guarda sempre un passo avanti. Anzi due o tre se ci riesci. Come andrà questa situazione? Che conseguenze provocherà nel tempo? Non fermarti a valutare solo la mossa successiva, la partita è lunga, e ricordati che ogni scelta determina il suo esito.

5) Non scoraggiarti quando ti accorgi di aver sbagliato. Cerca semmai di riparare a quanto fatto, se è possibile. Non procedere subito in modo avventato, fermati, rifletti e agisci con prudenza. Ancora una volta gli scacchi ci vengono in aiuto... la mossa in se è rapida, come per esempio è rapido dire la frase "ti chiedo scusa", ma la riflessione che ci porta a quella determinata mossa giusta può durare diverso tempo, il tempo giusto direi. ;-)

6) Ricordati che la partita prima o poi finisce. Non puoi rimanere sempre a riflettere e basta. La prudenza non avrebbe senso se non portasse alla realizzazione del bene. Un cocchiere che non dà lo scocco di frusta ai cavalli che utilità avrebbe?

7) Le azioni che svolgi abitualmente possono essere il miglior esercizio per sviluppare la prudenza. Esatto, non devi cercare situazioni super particolari, i casi limite, per capire se sai valutare con prudenza. Partendo dall'analisi di ciò che fai tutti i giorni ti potrai accorgere se hai sviluppato questo valore. Un esempio? Ok, quando inizi a fare qualcosa, valuta in che ordine procedi. Quando ti metti a studiare, ti butti a capofitto o ti prendi un tempo per valutare cosa farai nei prossimi minuti, per capire come sfruttare al meglio il tempo che hai?

8) Quando senti una notizia al TG, non dire solamente "che tragedia". Cerca di capire cosa c'è di buono e di sbagliato nel caso esposto. Cosa si poteva fare per evitare questo male? Cosa ha portato a questo bene?

9) Inventa casi limite e metti alla prova te stesso e i tuoi amici. Potrebbe diventare un bel gioco. Una serata in compagnia si potrebbe trasformare in una "lezione di vita", in una condivisione di valori, di giudizi, in un confronto costruttivo per crescere insieme. In questa occasione dimostra prudenza: non voler far prevalere la tua idea, ma sappi aprire le orecchie. Ascolta con attenzione e cerca di portare anche il tuo udito più avanti, lì dove sono le basi di una determinata risposta.

Per finire, dobbiamo imparare che ci sono diversi tipi di prudenza, o meglio tre modalità di esercitare questo valore. Non sempre, infatti, ci serve la stessa intensità di prudenza, ma è bene possedere il grado più alto possibile di questo valore, perché solo così potremo calibrarlo nei diversi casi.

A) Nelle situazioni normali. Quando non ci viene richiesto un impegno notevole, uno sforzo, un sacrificio. E' quella prudenza quotidiana, che esercitiamo tutti i giorni e che determina come è andata una nostra giornata tranquilla. Non è da sottovalutare, perché è quella che esercitiamo maggiormente nella nostra vita e che può riempire le nostre giornate "monotone".

B) Nelle situazioni difficili. E' quella che ci salva e ci fa andare avanti per la via giusta, in occasioni problematiche, in casi che ci fanno entrare nel dubbio, che ci costringono a fermarci per una valutazione più approfondita. E' quella prudenza che ci fa chiedere consiglio.

C) Nei casi di obiezione di coscienza. A volte, può capitare di dover andare controcorrente. Essere da soli contro "tutti", o la maggior parte delle persone, o il gruppo che ci circonda. Quante volte agiamo solo perché ci conformiamo a chi abbiamo attorno? Ma è veramente giusto quello che stiamo facendo? Ci farà bene? Se possediamo questo ultimo livello di prudenza, le scelte, saranno sempre "nostre" e avremo il coraggio di andare controcorrente, magari diventando noi stessi quelli che influenzano le scelte di altri. Questa strada comporta dei rischi, molte volte evidenti, ma è la marcia più potente e, solitamente, ci si accorge subito di chi ha questa marcia in più. Sono le persone che ammiriamo!

Quindi, prima di trovarti di fronte allo "scacco matto" della tua vita, preparati ed esercitati in questo incredibile valore che può rendere la tua vita sicura ed entusiasmante. Non credi che sarebbe magnifico superare con semplicità i propri dubbi su cosa è meglio fare o non fare? Come credi ti sentiresti se possedessi una qualità sviluppata nel tempo che ti permettesse di applicare giudizi senza sbagliare?

E' solo con l'esercizio che imparerai a fare la mossa giusta nel minor tempo possibile, proprio come nelle gare di scacchi ;-)

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