Tradizione o innovazione? Vecchio o nuovo? Molto spesso oggi ci troviamo di fronte a questa domanda. La scelta dei giovani va sicuramente verso i termini innovazione e nuovo. Questo rappresenta appieno la tendenza del momento storico, dove la tecnologia la fa da padrone.
Quello che mi domando è se al posto di quella "o" ci potrebbe essere una "e". È possibile portare avanti la tradizione innovando? Ancora, è possibile innovare senza la tradizione? Siamo proprio sicuri che una escluda l'altra?
Il significato della parola tradizione ci porta al termine consegnare. Una sorta di passaggio, un qualcuno che dà ad un altro qualcosa. Mi viene in mente una staffetta, dove per arrivare al traguardo si susseguono vari corridori che si passano un testimone. A pensarci bene questo testimone non cambia... quello che era alla linea di partenza, sarà anche all'arrivo. Verrà portato avanti da diverse mani, con diverse velocità, con vari tipi di corsa, con molteplici oscillazioni, con la mano destra o con quella sinistra, ma non viene sostituito in corsa.
Nessuno dei corridori pensa di gettarlo via durante la corsa... anzi lo si tiene ben stretto.
Questa logica non viene purtroppo applicata oggi. Molti tendono a gettare via, senza pensarci due volte, il testimone; pretendono di cambiarlo in corsa, magari di dire che per le staffette non è necessario un testimone, che se ne può fare a meno. C'è una strana tendenza a cambiare qualsiasi cosa solamente per poter dire di essere innovatori, di aver portato qualcosa di nuovo.
Oggi c'è una sorta di mania a cambiare tanto per cambiare, una spinta a ricercare il nuovo solo perché è una novità, senza pensare se questo possa portare qualcosa di buono, se è un bene per la società, se ha una qualche utilità...
La vera innovazione però è quella che eleva, che porta qualcosa di positivo, che segue e migliora i valori positivi; l'innovazione perfeziona un processo esistente. La vera innovazione parte dalla tradizione, da ciò che c'è e cerca di migliorarlo, perché esiste un'etica intrinseca nell'innovazione stessa. Dietro ciò che si può chiamare innovazione c'è infatti il desiderio profondo di apportare qualcosa di buono e di bello all'uomo.
Si potrebbe dire che l'unico "limite", o meglio l'unico principio, dell'innovazione è il bene dell'uomo e della società. Non la novità a tutti i costi. Introdurre novità che non servono a migliorare la vita dell'uomo non si può chiamare innovazione, nemmeno progresso, semmai si chiamerà regresso.
L'innovazione deve quindi partire dalla tradizione. Non potrebbe migliorare o potenziare qualcosa, se questo qualcosa non ci fosse. L'innovazione è quella che tiene conto del grande patrimonio delle generazione precedenti, che ne ha un grande rispetto e che vuole conservare tutto ciò che c'è di buono, cercando di trasmettere questa "tradizione" in un modo nuovo, ma senza stravolgerla o gettarla in un cestino.
Oggi si rifiutano alcuni valori positivi solo perché sono considerati vecchi, solamente perché vengono da una determinata tradizione, dimenticando che questa tradizione rappresenta la nostra identità. Le nostre radici.
La tanta confusione che viviamo oggi deriva da questo, dal voler rifiutare tutto ciò che è vecchio, solo perché deriva dal passato, accettando il nuovo tanto per cambiare, senza un vero desiderio di bene, senza un'etica. Qualsiasi cosa assume un aspetto positivo solo perché è nuova, non perché ha una solida bontà intrinseca. Buono e nuovo non sono termini intercambiabili.
Quello del cambiamento tanto per cambiare, del nuovo solo perché è nuovo, oltre ad essere un ragionamento banale e limitativo, è soprattutto il voler seguire la via facile e illusoria. È il voler seguire quella via di apparente innovazione che porta soltanto ad un regresso.
La vera sfida, soprattutto per noi giovani, è quella di riuscire a trasmettere i valori positivi, tutto ciò che grazie alla tradizione ci è stato consegnato di buono, con modalità nuove, innovative, entusiasmanti, grandiose. Questa è la magnifica sfida per chi ha il vero desiderio di fare qualcosa di buon per l'umanità!
Impariamo allora a prendere il testimone nel migliore modo possibile e a portarlo avanti con tenacia e velocità per poterlo passare ancor meglio a chi verrà dopo.
Tradizione ed innovazione non devono essere per forza contrastanti, o l'una o l'altra, le tradizioni costituiscono le nostre radici, da cui prendiamo la forza per innovarci verso il futuro...
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