"Per me ogni giorno è Natale!"
Ecco la frase che ho scelto per introdurre la storia di Monique. Una frase che lei stessa è solita dire e che ci fa capire che ogni giorno è un giorno speciale, pieno di opportunità e di speranza.
Facile se a dire questa frase è una campionessa che ha vinto diverse medaglie e che ha trionfato nello sport. Vero? Solitamente si dice così, per questo ho pensato di raccontarti la straordinaria storia di Monique Van Der Vorst.
Se non ne hai mai sentito parlare, adesso avrai capito che Monique è una sportiva. Proprio così, ha vinto 2 medaglie d'argento alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, è stata campionessa mondiale del faticosissimo Ironman alle Hawaii nel 2009... solo per citare qualche risultato.
Niente di straordinario? Lascia che ti racconti altre due cosette di Monique.
Classe 84, olandese, ha iniziato nell'ambito sportivo giocando a hockey. Sarebbe diventata una grande campionessa in questo sport, perché era veramente talentuosa, ma all'hockey ha dovuto rinunciare ancora adolescente, quando a causa di alcuni dolori alle gambe ha subito un intervento chirurgico.
L'intervento è andato, ma si è sviluppata una reazione inaspettata nel corpo di Monique. Prima ad una gamba (la destra), poi all'altra... e Monique è rimasta paralizzata in maniera "irreversibile". Ogni medico le diceva la stessa cosa: non sapeva dare una spiegazione alla sua malattia, ma era certo che la paralisi fosse irreversibile.
Per Monique, che all'inizio, pensava di poter recuperare l'uso delle sue gambe, è iniziata una nuova avventura, si è dovuta reinventare. Non si è data per vinta, si è concentrata con tenacia su ciò che aveva e ha smesso di pensare di ritornare a camminare, concentrando le sue forze e le sue speranza su questa nuova situazione fisica.
In questo modo è riuscita a vincere le medaglie d'argento a Pechino, partecipando alle Paraolimpiadi (le Olimpiadi per disabili) in handcycle, una bici che si pedala con le braccia.
Pensi sia finita qui? C'è ancora una sorpresa nella vita di Monique, un incidente... un nuovo inizio... un nuovo modo di vivere...
Dopo Pechino, la vittoria all'Ironman e altri successi in handcycle, Monique puntava le Paraolimpiadi di Londra del 2012, ma durante un allenamento, un ciclista si schianta addosso alla sua handcycle e la fa volare sull'asfalto... ancora un fortissimo dolore alla gamba...
Ancora un brutto colpo... ancora un'opportunità e una sorpresa...
Monique si accorge di aver sentito dolore alla gamba, quella stessa gamba che era paralizzata e insensibile. Una nuova speranza che presto si concretizza: inspiegabilmente Monique torna a camminare. Dopo 12 anni in carrozzina, Monique adesso deve ricominciare, non potrà partecipare a Londra 2012 con la sua handcycle, ma punta ad altro: "sogno tante cose, soprattutto desidero andare alle Olimpiadi a Rio de Janeiro nel 2016". Questa volta con le proprie gambe!
Una donna che non ha mai rinunciato, che ha sempre sperato, ha sempre vissuto ogni giorno come se fosse un giorno importante, come se fosse sempre Natale!
Concludo riportando questo testo che Monique presenta nel suo sito ufficiale:
"La mia vita è stata piena di sfide, dopo essere diventata disabile a 13 anni non ho rinunciato, ho guardato le opportunità per vivere la vita al massimo e sono diventata un'atleta professionista. Ho la missione di portare me stessa al livello più alto possibile. (...) Ma... tutto improvvisamente è cambiato."
Sono sicuro che Monique Van Der Vorst raggiungerà altri bellissimi traguardi e spero che anche tu possa trovare la stessa tenacia e determinazione di questa grande campionessa.
"La sua vita ha un valore educativo che credo sia importante diffondere il più possibile, soprattutto tra i giovani che praticano sport" Paolo Pizzi (Panathlon)
Una storia incredibile di cui non ero a conoscenza.... questa ragazza è un simbolo non solo per chi sfortunatamente è disabile, ma anche per le persone, diciamo così, normali a non arrendersi mai e a guardare il futuro con occhi nuovi pieni di speranza e gioia di vivere!
RispondiEliminaGrazie Max! Volevo anche aggiungere una frase di Madre Teresa, ma si sarebbe allungato troppo il post, così adesso mi dai l'occasione di inserirla qui nei commenti (quindi un DoubleGrazie), la trovo azzeccatissima ;-)
RispondiElimina"Dietro a ogni linea d’arrivo c’è una linea di partenza. Insisti, anche se tutti aspettano che tu desista. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che è in te. Fa’ in modo che, invece di compassione, ti portino rispetto. Quando non puoi più correre, cammina veloce. Quando non puoi più camminare veloce, cammina. Quando non puoi più camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!".