lunedì 6 giugno 2011

Se mi lasci ti cancello

Com'è facile il destino dell'incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.

La penultima frase di questa poesia di Alexander Pope, dà il titolo originale (Eternal Sunshine of the Spotless Mind) al film Se mi lasci ti cancello, interpretato da Jim Carrey e Kate Winslet, che ha conquistato un Premio Oscar nel 2005 per la migliore sceneggiatura originale.

Probabilmente per il 2005 questa storia era davvero fantascientifica e irreale. Una sceneggiatura, un racconto che nessuno avrebbe creduto realizzabile, ma da questo mese non è più così...

Facciamo però un passo indietro, soprattutto per chi non ha visto questo film.
Non preoccuparti, non ti svelerò nulla della trama che ti potrà rovinare il film, ti dirò solo che è la storia di due innamorati (Joel e Clementine) che a seguito della rottura della loro unione d'amore si fanno cancellare i ricordi l'uno dell'altro, per vivere più felici.

Cosa ne diresti se ti dicessi che oggi è possibile cancellare i ricordi negativi dalla tua mente? Pensi che potrebbero aiutare non solo te, ma tanti che magari hanno avuto dei traumi fortissimi, che soffrono di fobie?

Con un colpo di spugna si può cancellare ciò che non vogliamo ricordare, gli eventi negativi della nostra vita, le immagini spiacevoli che non ci fanno dormire sereni...

I risultati di uno studio canadese, pubblicato nel The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism di maggio, dimostrano che i recupero delle informazioni emotive può essere profondamente alterato da un farmaco chiamato Metyrapone e che questa alterazione rimane presente anche dopo giorni dalla somministrazione del farmaco.

Come potrai capire, siamo ancora lontani dal poter cancellare in maniera selettiva alcuni ricordi, come succede nel film "Se mi lasci ti cancello", ma questa ricerca ci dimostra che il nostro stato emotivo, la risposta del nostro corpo e la secrezione di alcuni ormoni, sono importantissimi affinché un episodio si fissi profondamente nella nostra memoria.

Da un lato tutto questo mi fa pensare che ci potranno essere alcuni sviluppi utili per quanto riguarda il trattamento di pazienti che hanno subito dei veri e propri shock emotivi e che soffrono di disturbo da stress post-traumatico.

Dall'altro penso al fatto di potermi far cancellare un ricordo. Sarebbe come privarmi di una parte di me, di una parte della mia vita. Mi dirai, sì, ma se questo ricordo è un episodio negativo, che ti fa soffrire, perché non vorresti dimenticarlo?

Un semplice domanda mi viene spontanea: è più facile dimenticare o perdonare? O meglio, è più bello dimenticare o perdonare, rielaborare, riuscire a trovare un lato positivo anche in un episodio traumatico? Non voglio con questo dire che il male in fondo è un bene. Il male rimane sempre male, ma noi uomini abbiamo questa stupefacente abilità di poter trarre anche dal male un bene più grande!

Non è forse più umano, più immensamente grandioso, riuscire ad imparare a governare i proprio sentimenti e le proprie emozioni, riuscire a superare le sfide della vita, affrontandole e vincendole?
In fondo, solo noi uomini possiamo fare questo... non perdiamolo, cercando una soluzione più facile, immediata, che difficilmente ci renderà felici e forse ti farà perdere la possibilità di gioire per una lotta a palle di neve... ;-)

Friedrich Nietzsche diceva (ed è una frase citata anche nel film) "Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori". Sarà perché io ho una discreta memoria , ma credo che solo ricordando possiamo vivere meglio e lo dimostra il fatto che molte scoperte, oltre a tutto quello che facciamo, dipende da un'abitudine che in fondo è memoria...

Se sei interessato, qui puoi leggere il meglio di questo blog ;-)

1 commento :

  1. I ricordi sono una cosa importante della vita, fanno parte della nostra stessa esistenza, ma come hai ben detto tu potrebbe essere utile cancellare i ricordi per chi ha subito gravi traumi emotivi o violenti, per il resto i ricordi sono necessari, non ricordare di aver vissuto è come non aver vissuto...

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