Ti piacerebbe riuscire a controllare la tua rabbia? Ti capita di andare su tutte le furie, di perdere la pazienza? Cosa ti succede quando ti fanno arrabbiare? Sei forse quel tipo di giovane che sembra tranquillo tranquillo, ma che in realtà ha dentro una collera repressa?
Non sarà facile cercare di spiegare qualche semplice sistema per controllare e dominare l'ira. È sicuramente più facile dirlo che farlo questa volta. ;-)
Se si vuole dominare qualcosa, averne controllo, bisogna prima capire che cosa è. Partiamo allora dal fatto che l'ira, la collera, la rabbia, l'odio fanno parte di sentimenti ed emozioni (tralascerò la parte generale sui sentimenti e le emozioni, per trattare direttamente solo l'ira, ma ti consiglio di leggere prima di continuare qui, qui e qui).
Mi piacerebbe partire dalla domanda: da dove viene l'ira? Rispondendo brevemente, ma non così banalmente, dico: dalla nostra libertà, dal nostro libero arbitrio. Questo ci fa capire che la libertà tanto ricercata e inneggiata, non porta con se solo cose positive, ma è un valore che deve andare sempre a braccetto con un altro: la responsabilità.
Se sei di Padova, come me, o se ci sei stato, conoscerai la Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto. Se non conosci Padova e la Cappella degli Scrovegni ti starai domandando cosa c'entra Padova con l'ira... Ti dico subito che non credo sia una città di irosi (e in ogni caso basterei io ad abbassare la media.. ahahah).
Entrando nella Cappella degli Scrovegni, si aprono davanti a te due percorso paralleli: lungo la parete nord i 7 vizi capitali e lungo la parete sud le 7 virtù (4 cardinali e 3 teologali). Giotto è stato geniale in questa scelta, perché ti ritrovi davvero lungo due percorsi, ti trovi di fronte ad una scelta: parete nord o parete sud? Consiglierei la sud ;-)
Questa volta però dobbiamo puntare il nostro sguardo verso la parete nord, dove, circa a metà strada (un pò prima per essere precisi) incontriamo l'immagine che vedi qui sopra: la raffigurazione dell'ira.
Il grande professore Giuliano Pisani, del liceo Tito Livio di Padova, che ha scritto un bellissimo libro che ti sprono a leggere - I volti segreti di Giotto - Le rivelazioni della Cappella degli Scrovegni -ed. Rizzoli - con queste parole descrive la più tremenda delle passioni:
"l'ira deforma i tratti del viso, fa perdere totalmente l'equilibrio interiore, induce a una follia momentanea che porta a gesti inconsulti, sconsiderati, talora perfino autolesionistici: così la fancioulla dipinta da Giotto si lacera la veste sul petto (...) mentre i lineamenti del volto sono completamente alterati in una smorfia orrenda. (...) gli occhi mandano fiamme, le labbra tramano, i denti si serrano, si rizzano i pacelli, tutto il corpo è in preda a un'agitazione incontrollabile, si gonfia e si distorce, diventando sconcio e orribile da vedersi."
Descrizione straordinaria e incredibilmente autentica la rappresentazione di Giotto. Non trovi?
Come superare la rabbia, come non farsi prendere dall'ira? Ecco qualche consiglio:
1) Fai come una mamma con il bimbo che piange. Guarda l'uccellino! Uno dei modi migliore per far passare il momento di ira è distrarsi. Portare la mente da un'altra parte, spostare l'attenzione su un oggetto diverso da quello che ci ha fatto arrabbiare.
2) Se fossi in una partita di pallavolo dovresti fare l'opposto. Ossia cercare di controllare la passione della collera con l'idea opposta a quella che l'ha generata. Non è facile, ma si può sempre trovare il concetto opposto. Per farti un esempio terra terra: non pensare che gli altri ti hanno trattato male, ma prova a ricordare quante persone ti vogliono bene ;-)
3) Allo stesso modo puoi entrare nella case degli specchi e deformare il tuo volto. Non credere che quando ti arrabbi il tuo volto sia tanto più bello di quello della signorina qui sopra ;-) Se non vuoi sembrare la strega di Biancaneve (quando diventa brutta intendo) o Maga Magò (al naturale questa volta), cerca di rilassare il viso, prova a superare la rabbia con l'espressione opposta. Fai un sorriso (tra l'altro coinvolgi molti meno muscoli e quindi ti verranno molte meno rughe!).
4) Prendi spunto da B. Spinoza: "chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità". Usa la ragione e cerca di capire che con la rabbia non riuscirai a valutare la situazione in modo obiettivo; inoltre, che servirà arrabbiarti? Purtroppo molte volte a dire brutte parole alle persone alla quali vogliamo bene...
Hai qualche altro consiglio?
Il prossimo lunedì preparerò un post sul come affrontare e superare il timore e la paura e il lunedì successivo (che se non sbaglio sarà l'11 luglio), cercheremo di vedere come vincere la tristezza. Quindi non perderti le puntate del lunedì sul controllo delle emozioni. ;-)
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