mercoledì 5 ottobre 2011

Come sviluppare l'attenzione?

In questi giorni, ormai quasi tutti i giovani hanno ripreso le lezioni, sia essi al liceo sia all'università, e  una delle parole più citate  è "attenzione". Ogni studente che si appresta a seguire una lezione, sia essa teorica, sia pratica, dovrà vedersela con l'attenzione, ossia quell'interesse e tensione mentale che si sviluppa in un individuo.

L'uomo è sempre attento. È sempre orientato verso sollecitazioni interne o esterne. Anche quando dormiamo abbiamo una certa attenzione, sia interna sia esterna, infatti un rumore troppo forte, un movimento improvviso ci può svegliare. Non siamo mai isolati dal mondo esterno e anche ne caso che si potesse creare questa sorta di isolamento, ci sarebbe sempre il nostro mondo interno a farsi avanti.

Molto spesso è questo nostro "mondo interno" a richiamarci, a richiedere la nostra attenzione. Quante volte ti è capitato infatti di distrarti, non perché la tua attenzione era rivolta ad altro di esterno a te, ma perché stavi pensando a te stesso, a ciò che dovevi fare dopo, ai tuoi progetti, agli appuntamenti del giorno dopo... quante volte questa sorta di "dialogo interno" ti ha distratto?

Questo tipo di attenzione è quella suscitata da stimoli esterni o interni. Possiamo però anche comandare la nostra attenzione, dirigendoci verso ciò che ci interessa con un impiego della nostra volontà. Possiamo rivolgere la nostra forza mentale su un soggetto od oggetto per seguirlo, memorizzarlo e ricordarlo.

Quali sono i principi dell'attenzione?

1) Prima di tutto il nostro personale coinvolgimento. L'impatto emotivo, svolge un ruolo importante, nella nostra attenzione. (1), (2), (3).

2) Fare molta attenzione alla prima impressione. Questo principio segue molto il motto "la prima impressione è quello che conta", ma in questo caso dobbiamo pensarla in maniera un pochino diversa. Quando ti rivolgi a qualcosa di nuovo per la prima volta, devi sforzarti di rivolgere ad essa la massima impressione. Devi cercare di focalizzare e registrare nel miglior modo possibile la prima impressione. Questa infatti sarà la base per tutte le impressioni successive riguardo a questo determinato elemento. È come dire che ogni cosa nuova è fondamentale!

3) Non avere troppa fretta. Molto spesso, chi ha capito bene il punto numero 2, cade in un grosso errore. Quello stesso errore di chi davanti a qualcosa di buono, lo divora in un batter d'occhio, cercando subito di afferrare tutti i vari gusti e sapori che il piatto contiene.
Bisogna evitare di voler capire tutto subito, soprattutto perché sarebbe un enorme dispendio di energia inutile e non necessario. È molto meglio cercare di cogliere i punti principali e poi nelle fasi successive, nelle eventuali ripetizioni, si potranno aggiungere i dettagli. Quindi è importante concentrare la nostra attenzione sul generale e solo dopo al particolare. Sarebbe stupido pretendere di capire, nella lettura di un testo, subito i dettagli, senza capire di che cosa si sta parlando; altrettanto inutile sarebbe leggere per prime le cose difficili e poi quelle facili. Non si può infatti correre se non si sa nemmeno stare in piedi.

P.S. questo punto 3 è probabilmente il più difficile, perché richiedere di riuscire a rispondere a domande tipo queste: quali sono i principi che stanno dietro a tutto questo? Qual è il punto di partenza, il cuore del problema, l'elemento essenziale al quale il resto si collega?
Per esempio: in una lezione sapresti individuare il tema portante e i dettagli, o come spesso capita, tutto ti appare subito importantissimo?

4) Fai diventare la prima impressione un'idea martellante. Ti è mai capitato di avere quelle giornate nelle quali il tuo pensiero, la tua attenzione, si rivolge quasi esclusivamente ad un elemento esclusivo... di avere il così chiamato pensiero fisso? Quando succede questo, il problema è che si "guarda" sempre lo stesso punto. Come se per giorni e giorni fissassimo un oggetto. Ciò che invece si dovrebbe fare è questo: 
A) Guardare per la prima volta l'oggetto e cogliere, al massimo possibile delle nostre capacità, la prima impressione. B) Cercare di ricordare mentalmente e, magari, riprodurlo graficamente con un disegno ciò che abbiamo colto. C) Le volte successive dovresti rivolgere l'attenzione solamente sulle parti tralasciate nella prima impressione.
Questo è un ottimo metodo anche per studiare, soprattutto per le fasi del ripasso. Spezzetta il tuo ripasso in questo modo: la prima volta solo la visione generale del discorso, poi solo i dettagli e ad ogni ripasso aggiungi solo altri dettagli, senza ripetere nuovamente il tutto.

5) Immagina di giocare al gioco dei simili. Quando cioè sei al punto 1, alla fase di immagazzinamento della prima impressione, prova a cercare nei tuoi ricordi un'impressione simile, che ti permetta di stabilire una connessione, un legame con qualcosa che già ti appartiene. Che cosa di ciò che già conosco ha più elementi in comune a questa determinata nuova situazione? Questa domanda ti aiuterà in tutti gli altri punti ed è fondamentale per il punto 4.

6) Ultimo principio (almeno per ora). Cerca di cambiare la tipologia di attenzione o impressione. Come? Semplicemente così: se la tua attenzione è rivolta a un'immagina (attenzione visiva), cerca di rendere l'immagine una storia, di descriverla come se fosse un racconto (attenzione uditiva); e viceversa. 
Saresti anche capace di renderla una tipologia astratta? Molto più facile è fare di un'impressione astratta, una visiva o dare a questo qualcosa di astratto un suono... Il contrario, non è così immediato... e se hai capito bene dove concentrare la tua attenzione, saprai bene che non dovrai concentrarti su questo dettaglio all'inizio... ma solamente quando avrai sviluppato tutti gli altri punti! ;-)

Se ti piace questo argomento, potresti trovare interessante e volerti concentrare in questi due post: Esami di maturità: 8 consigli per la memoria e Maturità? Qualche consiglio per gli orali.

Nessun commento :

Posta un commento