lunedì 17 ottobre 2011

Giornata della Alimentazione

Secondo la Banca Mondiale, nel biennio 2010-2011 l'aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema. Per questo il tema della Giornata Mondiale della Alimentazione 2011 è "Prezzi degli alimenti - dalla crisi alla stabilità".

In molti nei discorsi di oggi hanno sottolineato il legame tra fame e libertà, da Benedetto XVI ai vari rappresentanti e autorità, fino a Franco Frattini, Ministro degli Esteri, che ha affermato questa mattina alla commemorazione del 60esimo anniversario del trasferimento della Fao a Roma: "un uomo affamato non è mai un uomo libero".

Questo mi fa pensare una volta di più che la libertà è legata alla responsabilità in modo imprescindibile e che noi, che non possiamo di certo dirci affamati o sofferenti a causa della fame, essendo "più liberi", abbiamo un'enorme responsabilità.

Sembra che proprio non riusciamo ad accorgerci che "Nel mondo circa un miliardo di persone soffre la fame o è vittima di malnutrizione. Si tratta di circa un settimo della popolazione mondiale", come ha sottolineato oggi il direttore generale della Fao, Jacques Diouf. Quello che voglio dire è piuttosto che ci accorgiamo, perché bisognerebbe essere ciechi per non vedere le immagini sempre più crude che i vari mezzi di comunicazione ci presentano di continuo, ma rimaniamo inermi, passivi, come se fosse una situazione normale, inevitabile.

Nessuna vittima della fame però è una vittima inevitabile. Non possiamo pensarlo. Se iniziamo a far entrare questa idea in noi, abbiamo già perso.

Allora è una situazione solo della nostra epoca moderna la fame?
Assolutamente no. L'uomo si è sempre dovuto confrontare con la propria sopravvivenza e con il dover trovare il cibo fin dall'antichità. In epoche passate ci sono state devastazioni e carestie così vaste che si ricordano in tutti i libri di storia. La fame era ben conosciuta nelle campagne greche, come in quelle romane. Questa "lotta per il cibo" non si è mai arrestata, fino ai giorni nostri.

Cosa provoca la malnutrizione?
Donne, uomini e bambini, a causa dei loro "governi" fragili, più in mano a clan e a bande e per i nostri continui sprechi, hanno subito gravi danni fisici irreversibili per una scarsa alimentazione. Alcuni sono destinati ad una morte rapida, altri a vegetare con malformazioni permanenti come ritardi mentali, rachitismo, cecità. Quest'ultima trova circa 7 milioni di nuovi "fan" ogni anno, solo per fare un esempio, che si potrebbe facilmente evitare introducendo vitamina A tramite l'alimentazione dei bambini.

Dov'è la maggior parte delle persone che vive in condizioni di sottoalimentazione?
- 18% in Est e Sud Asia;
- 35% in Africa;
- 14% in America Latina e Caraibi;
- 3/4 dei gravemente sottoalimentati vivono in campagna (un controsenso visto che sono proprio questi a lavorare la terra che porta i frutti...);
- 1/4 sono nelle bidonvilles attorno alle megalopoli del Terzo Mondo;
In cifre assolute è l'Asia il continente più colpito, ma anche i paesi della nostra Europa sono toccati: soprattutto anziani immobili, donne sole e bimbi piccoli.

Per fare un esempio alquanto strano... Il Brasile è uno dei maggiori esportatori di cereali, eppure nel nordest ogni anno la fame provoca delle vere e proprie stragi.

La causa di tutto questo è la sovrappopolazione e quindi il grande numero di persone di fronte ad una oggettiva scarsità di cibo?
Assolutamente NO! La sovrappopolazione è la scusa dei Ponzio Pilato, di chi vuole lavarsi le mani, dei ricchi (e non solo) che non vogliono muovere un dito. Di chi ha gettato la spugna ancora prima di provarci. Di chi si fa prendere dalle vecchie teorie marxiste... Il mito della sovrappopolazione consente a molti di tralasciare, dimenticare la tragedia che stanno vedendo passivamente. È la giustificazione di chi non ha mai sofferto la fame e non può nemmeno immaginarla.

Come possiamo essere sicuri di questo?
Bastano i dati. Più di un decennio fa la Fao aveva presentato un rapporto che stabiliva che l'attuale capacità produttiva poteva sfamare più di 12 miliardi di persone (il doppio della popolazione mondiale attuale). Oggi, i sistemi di produzione sono avanzati e la capacità è aumentata ancora di più. Inoltre, i calcoli erano stati fatti su un concetto di nutrire che equivaleva ad una razione quotidiana tra le 2400 e le 2700 calorie a persona. Ci sono tante ragazze che conosco che vivono benissimo, in gran forma, con meno di queste calorie giornaliere.

Quali sono le cause principali?
La principale causa è la scorretta distribuzione. Tutti avrebbero da mangiare se la distribuzione fosse equa, anzi ci sarebbe molto di più per tutti. Di conseguenza un ulteriore problema è lo spreco. Prova solo a pensare quanto cibo sprechi tu stesso. Capita a tutti, non negarlo. È tipico della nostra società, compriamo in eccesso e molto poi lo gettiamo. Lo facciamo con le cose, che molto spesso nemmeno utilizziamo (o molto poco) e facciamo lo stesso con il cibo che dopo "poco" ritroviamo con la muffa o lasciato in frigo a scadere... Un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato come sottolineano i dati recenti della Fao. In Italia sono circa 10 milioni di tonnellate l'ammontare dello spreco. Per dirti, quando abbiamo fatto l'ultima Operazione Kilo abbiamo raccolto circa 3.500 kg di cibo. Non riesco nemmeno a immaginare 10 milioni di tonnellate buttate nell'immondizia... :-(
Ci sono poi cause strutturali e cause congiunturali (carestie, uragani, siccità...)

Concludo solo affermando che si devono prendere due diversi tipi di misure e devono essere intraprese entrambe allo stesso tempo. Da una parte le misure d'emergenza che cercano di sistemare la situazione attuale e le urgenze di certe zone: una di queste è proprio quella che sostiene e promuove il nostro Paese per il Corno dell'Africa). Dall'altra parte devono essere portare avanti quelle misure strutturali che garantiscano una corretta distribuzione delle risorse e un controllo di prezzi e sprechi (investimenti nelle infrastrutture, nelle tecnologie, nei sistemi di marketing e di comunicazione, oltre che nell'istruzione, nella ricerca e nello sviluppo.

Nessuna vittima della fame è una vittima inevitabile. Io ci credo veramente e tu?

1 commento :

  1. Proprio a conferma di quello che dici, cioè che c'è cibo in abbondanza per tutti, ho trovato questo video! http://youtu.be/wUwhVUy2uTo

    RispondiElimina