Negli scorsi giorni siamo stati impegnati nell’organizzazione e nella preparazione di Operazione Kilo, uno dei nostri principali progetti dell’area sociale, che ormai stiamo portando avanti da diversi anni. Pensa che l’anno scorso, proprio per questo progetto, abbiamo ricevuto un importante riconoscimento: il Premio Sorriso 2010.
Adesso mi trovo a scrivere un post-attività (ahahah… che gioco di parole) ;-)
Cosa scrivere? Come ringraziare? Come poter raccontare in poche righe le diverse esperienze, la moltitudine dei visi incontrati, i vari sorrisi…?
Ripenso alla frase che abbiamo scelto per quest’attività: “Non potete vivere un giorno perfetto, senza fare qualcosa per qualcuno che non sarà mai in grado di ripagarvi”.
Nessuno potrà mai ripagare la generosità delle tante persone che, durante la giornata di sabato 9 aprile 2011, hanno donato parte della loro spesa, per chi ne ha veramente bisogno.
Le persone che riceveranno quanto raccolto, non potranno restituire tutto questo.
Non sono le uniche però. Anche noi ci troviamo nella stessa “difficoltà”: come ripagare, ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato a rendere questa attività un vero successo?
Un modo può essere elencare i risultati ottenuti, che sono davvero significativi:
più di 100 scatoloni di generi alimentari non deperibili, penne, colori, quaderni…
più di 3.500 kg di materiale raccolto in una sola giornata
4 ipermercati coperti dalle 8.30 alle 19 circa
Impossibile contare quante persone hanno lasciato anche solo un kilo di spesa… ma è possibile raccontare un episodio davvero stupendo: una coppia, lei incinta, è uscita dal supermercato con due carrelli pieni di spesa e, con sorpresa di tutti i volontari presenti in quel momento, ci ha lasciato un intero carrello per Operazione Kilo! Incredibile!
Non è tutto… le ragazze presenti come volontarie hanno esclamato ad alta voce: “E adesso chi divide tutte queste cose?”. Subito questa signora incinta e suo marito si sono messi anche ad aiutare a fare gli scatoloni…
Quando ho visto questa scena, mi sono chiesto: “Avrei fatto lo stesso?”
Questo gesto piccolo, ma pieno di significato, il donare anche solo un kilo di pasta, zucchero, farina… indica che ci sono tante persone che si rendono conto che possono dare il loro contributo alla società, ogni giorno.
Grazie, grazie, grazie!
Grazie ai direttori degli ipermercati che hanno permesso questa giornata.
Grazie a tutte le persone che hanno lasciato la loro spesa, per chi ne ha veramente bisogno.
Grazie ai giovani volontari che si sono resi disponibili, che hanno “regalato” ore del loro sabato (così prezioso per i ragazzi), alcuni hanno donato l’intera giornata.
Grazie a quanti hanno sostenuto (dietro le quinte) questo progetto, e ancora lo sostengono, procurando scatoloni, furgoncino per il trasporto di quanto raccolto nei vari ipermercati.
Grazie a tutti!!!
In queste ultime righe, mi domando se sono riuscito a “ripagare” con tutti questi grazie. Probabilmente no.
Allora penso a me stesso, mi guardo dentro e vedo cosa mi ha dato questa giornata. Non vedo più scatoloni, sacchetti della spesa, kilogrammi raccolti, due camion pieni di materiale da distribuire a chi ha bisogno… non vedo più ipermercati, volantini, sorrisi, rifiuti, stand, sudore…
Vedo i veri risultati ottenuti: una grande fonte di amore. Diventa vero che non dobbiamo aspettare che siano gli altri a darci l’amore, dobbiamo cominciare noi a essere sorgente d’amore.
Ecco la scoperta che ho fatto e sono sicuro potrai fare anche tu: L’AMORE È UNA RICOMPENSA IN SE STESSO!
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