
Questa mattina ho rivisto l'episodio finale di Lost a distanza di più di un anno. Ragazzi, è stato davvero super wow!!!
Ti dico subito che è la mia serieTV preferita in assoluto al momento e credo lo rimarrà per molto, visto che il mio tempo per seguire dei telefilm è limitato rispetto a quello di qualche anno fa.
Partendo da questo presupposto, ossia che quello che leggerai qui di seguito è la visione (non voglio dire la spiegazione, perché non mi interessa averci azzeccato, ma solo condividere ciò che Lost mi ha dato e mi sta ancora dando a distanza di un anno...) di un ragazzo entusiasta, che rivedendo il finale di Lost ha continuato a riflettere, ad emozionarsi, ad esaltarsi...
Serve però un'altra piccola premessa (spoiler, spoiler, spoiler): leggendo questo post verranno rivelati molti aspetti della trama del finale di Lost, quindi se non hai ancora visto il finale o la serie completa non andare avanti... almeno che non vuoi sapere in anticipo cosa succede.
"Rivedendo il finale di Lost ho continuato a riflettere"... A riflettere su cosa? Sugli enigmi? Sui misteri racchiusi in 6 anni di puntate? Certo, anche! Soprattutto a riflettere sulla vita, su me stesso e su chi mi circonda.
Partiamo dal fatto dell'aver capito o meno Lost... Se mi domando: "Ricky, hai capito Lost?", probabilmente la risposta immediata è "no". Allora ti starai domandando, perché ci scrivi un post. Infatti, me lo chiedo anche io... probabilmente per dare sfogo al mio entusiasmo, per assolvere una promessa verso alcuni amici... sapendo già che non riuscirò a dire tutto (ma questo fa parte di Lost... e della vita ;-))
Secondo me proprio quelli che non hanno capito, o che almeno affermano questo, in realtà hanno profondamente ragione. Il "problema" è che l'uomo cerca di capire sempre tutto, vuole capire la vita, il suo senso, ha la necessità di farlo, ne ha bisogno, ognuno di noi vuole dare una spiegazione a tutto (io in questo mi metto in prima fila)... e vogliamo farlo, proprio perché la vita stessa realmente ha un senso. Che forse non troveremo qui, dove esiste un ora...
In realtà i misteri non spiegati di Lost sono davvero pochi, se non inesistenti (per chi riesce a tirare le somme e a fare dei collegamenti)... quello che mi ha colpito di Lost è il fatto di aver capito che i tanti misteri, non sono altro che i tanti dettagli della nostra vita, che non riusciamo a spiegare, o meglio ai quali cerchiamo di dare un senso. Molte volte (questi dettagli insignificanti) li facciamo diventare il fulcro, il motivo della nostra vita, la spiegazione di tutto, per poi scoprire, che è solo una parte... che il senso è altrove (come per esempio la botola... che i personaggi di Lost e credo anche molti di noi hanno visto come la soluzione di tutto... per poi scoprire che non lo era).
Lost per me è stato la riflessione su tante domande...
Lost è la risposta alla domanda: spiegazione o mistero? Pensate al contrasto tra i personaggi di Locke e Jack: Locke è sempre stato l'uomo che per primo ha accettato i miracoli, che per primo ha capito l'isola, l'ha compresa come un posto speciale, il primo che ha accettato un destino superiore, uno "scopo finale"... Jack è invece totalmente razionale, l'uomo che cerca in tutto una spiegazione scientifica o logica, un uomo che ha difficoltà a capire il suo ruolo nel mondo, ma che quando lo comprende, va fino in fondo, fino al massimo sacrificio, per salvare se stesso e gli altri.
Quale la risposta allora? Spiegazione logica o mistero? Scienza o fede? Direi entrambe: la "spiegazione" non può far altro che accettare un qualcosa di inspiegabile, o almeno di ancora non spiegabile; il "mistero" deve lasciare spazio alla spiegazione, ad una spiegazione plausibile. La scienza e la fede non si escludono, semmai devono camminare insieme nella vita dell'uomo.... Lost non fa prevalere un destino illogico, una fede irrazionale, ma un "oltre" razionale, accettabile dalla ragione umana. L'estrema razionalità non è infatti qualcosa di reale e questo lo percepiamo dalla difficoltà di Jake (e dal suo rifiuto fino all'ultimo) di accettare la morte e la vita dove non c'è un ora.
Lost è la risposta alla domanda: scelta o destino? Che richiama sicuramente la precedente, completandola. In Lost si afferma che il destino non si subisce, ma si sceglie, si costruisce, si guadagna, mettendo a frutto le proprie diverse capacità. Tutto Lost si svolge su questo filone di destino/libera scelta. Le nostre vite si sviluppano e si muovono in questa continua tensione tra l'essere liberi, la nostra possibilità di scegliere il bene e il male e un destino determinato: il compito della nostra vita. I vari personaggi devono affrontare una serie di prove e di sfide per trovare il proprio compito e sono proprio le loro scelte libere (come le nostre scelte quotidiane) che ci fanno avvicinare o allontanare da questo compito e dal portarlo a termine...
Lost è la risposta alla domanda: egoismo o generosità? E questa volta trionfa sicura la generosità! In Lost nessuno è il vero protagonista, ma tutti sono indispensabili per lo "scopo finale". Ognuno riscatta se stesso nella propria vita, grazie all'aiuto degli altri, e così facendo diventa davvero protagonista unico della propria vita. Se all'inizio pensano solo a se stessi, alla fine capiscono che non si vive da soli. Questo è fondamentale per capire che non si muore da soli, o meglio, non si vive "oltre" da soli.
Geniali sono stati i vari tipi di flash che ci hanno accompagnato in questo stupendo capolavoro di 6 anni. I flashback e i flashforward sono stati indispensabili per comprendere i personaggi, per capire le loro caratteristiche e per conoscerli piano piano, scoprendo in ogni puntata qualcosa di nuovo. Non succede così anche nella vita, quando conosciamo le persone? Qualcuno ci sta subito simpatico, ma la vera conoscenza arriva col tempo e molte volte non è come ci aspettiamo... ma quello che questi flash mi hanno permesso di capire è comprendere e accettare tutte le sfumature dei vari personaggi, perché è così che dobbiamo fare, soprattutto con i nostri amici, accettare i loro limiti.
Poi ci sono degli altri flash... quelli dell'ultima stagione: i sideways. Che dire? Senza parole per la loro straordinaria efficacia. Rappresentano i momenti dopo la morte, ma prima del "passaggio", prima della nuova vita dopo la morte. Come rappresentare questa realtà senza tempo e senza spazio, se non in questo modo sublime?
In questo non-tempo devono ritrovare se stessi (si devono unire due pezzi di loro). Questi sideways sono il modo più bello per rappresentare l'"irrappresentabile" attesa di questa unione... un'unione che avviene attraverso l'amore. Quanto sono belli i momenti in cui ogni personaggio ritrova se stesso? Kate e Claire, per esempio, tramite la maternità, per loro sempre così importante. Rivedi l'episodio finale... con qualche fazzoletto a portata di mano ;-)
L'ultimissima scena è proprio un capolavoro (ho sentito molti dire che è stato un finale banale, mah!). Tutto si ricollega e prende senso. Qualcosa di incredibile: la scena iniziale del telefim ricostruita al contrario nella scena finale della morte di Jack... ma non solo. Il tutto legato in modo magistrale all'ingresso di Jack nella chiesa, il momento in cui Jack stesso capisce e accetta di essere morto, perché come dice suo padre: "tutti muoiono prima o poi, ragazzo. Alcuni prima di te, altri molto dopo." Magistrale perché non esiste un tempo, un'attesa vera tra la morte e il passaggio, perché lì "non c'è un ora".
Se è vero che non si vive soli, è altrettanto vero che non si muore soli, o meglio, non si "va avanti" da soli. Ognuno di noi non deve solamente trovare un senso per se stesso, ma far sì che altri arrivino dove "non c'è un ora". Non capiamo da soli lo "scopo finale", ma sempre grazie a qualcuno.
E' questo il vero valore di Lost, il fatto di rappresentare nel modo più incredibile (per una serie TV), il valore e il significato della vita. Il vero valore di Lost è che dobbiamo "andare avanti", guardare oltre, trovare un senso più grande...
Probabilmente il post più lungo... e ancora potrei andare avanti... so che non ho spiegato nulla (non era l'obiettivo, sicuramente darò le spiegazioni ai miei amici)... so che tante altre cose vorrei dire e condividere come il fatto che tutto quello che abbiamo visto in Lost è reale. Direi di sì, perché reale è anche la vita dopo la morte!
Buona domenica e buon'estate!!!