Nello sport il gioco deve essere una costante. Quando questa componente viene a mancare è ora di smettere. (Josefa Idem)
Non basta il movimento per definire lo sport, servono altre due caratteristiche, che arricchiscono lo sport di altri valori: il gioco e l'agonismo.
Che cosa si intente per te gioco? Per l'uomo è necessario giocare? Quanto i giovani di oggi sanno giocare? Quali giochi appassionano di più di ragazzi?
Ogni uomo, bambino, giovane, adulto o anziano, è portato a svolgere un'attività quasi istintivamente, liberamente e gratuitamente: ogni uomo non può far altro che giocare.
Nessun uomo per sua natura e spontaneamente cerca di lavorare, ma tutti, fin dai tempi più antichi, cercano di praticare qualcosa di opposto al lavoro: il gioco. Il gioco è quindi un mezzo ricreativo, un sistema di riposo per ognuno di noi, indispensabile per la nostra vita.
La dimensione giocosa delle sport è evidente a tutti. Pensa per esempio che le più grandi competizioni sportive al mondo, le Olimpiadi, vengono chiamate da sempre Giochi olimpici.
Il gioco, come fattore costitutivo di ogni sport e della vita di ognuno di noi, permette di trovare quell'equilibrio e mediazione tra gli squilibri che sempre nella nostra vita possono esserci. Allo stesso modo, il gioco nello sport permette di non cadere nella svalutazione delle sport, come "un qualcosa di superfluo, di in più, di non necessario" e l'altra tendenza esagerata a ritenere lo sport la soluzione di ogni conflitto o cura per qualsiasi carenza di un ragazzo. Questo sarebbe far prevalere una visione meramente utilitaristica delle sport.
Invece, grazie alla sua componente giocosa, lo sport viene a possedere una dimensione di pura gratuità, di piena libertà, di assoluta apertura.
"Soltanto nel gioco è possibile per l'uomo essere veramente libero. Il gioco costringe alla parità perché a tutti i giocatori sono state impartite le stesse istruzioni, e inoltre mette in pratica la certezza del diritto, perché un gioco può esistere soltanto nel rispetto delle regole...". Queste parole di una scrittrice tedesca riassumono tantissimi elementi della componente ludica dello sport.
Il valore della libertà per esempio, che come abbiamo detto altre volte, deve sempre essere accompagnato dal valore della responsabilità (in questo caso il fatto che accetto liberamente di partecipare ad un gioco, ma devo essere responsabile, ossia in gradi di rispondere alle regole di questo gioco... così nella nostra vita: siamo liberi, ma dobbiamo essere abili a rispondere alle regole giuste della natura e della società).
Il gioco ci apre al prossimo, possiamo giocare da soli, ma è molto più bello e divertente giocare con gli altri. Questo ci fa crescere, ci mette davanti alcune sfide importanti che si rendono evidenti solo nel rapporto con gli altri. Lev Tolstoj diceva che "in nulla come nel gioco si rivelasse il carattere delle persone".
Sì, perché è proprio giocando che ci mettiamo alla prova, che ci prepariamo alle sfide vere della vita. Il gioco diventa così rappresentazione della vita, imitazione di essa, in senso giocoso. C'è il primo confronto tra ragazzi, tra uomini, i primi scontri, i primi scherzi, le prime esultanze, le prime sconfitte, le prime vittorie, le prime delusioni...
Tutte cose che nella vita ci farebbero soffrire in maniera enorme, ma nello sport, se concepito nel modo corretto, con questa componente di gioco, ci fa crescere. È qui che l'inutilità giocosa dello sport si rivela utile. Utile alla nostra vita e alla nostra formazione.
Per questo lo sport non è solo un'attività, ma un valore. Anzi, un valore di valori. Sì, perché, ancora una volta, pensando a questa componente che ci rende homo ludens, possiamo sottolineare alcuni valori che lo sport incarna:
- la libertà
- la responsabilità
- il rispetto delle regole
- la generosità, gratuità e solidarietà
- il lavoro di squadra
- l'amicizia
- la gioia
- l'entusiasmo
...
Incredibile vero? Potremmo andare avanti ancora molto con un elenco magnifico! Lo sport è davvero un valore di valori. Dobbiamo imparare a viverlo, a praticarlo e a trasmetterlo agli altri.
Penso soprattutto a coloro che sono responsabili di gruppi sportivi, associazioni, allenatori, dirigenti... abbiate il coraggio di dare allo sport tutti i suoi veri elementi, solo così potrete dare un grandioso contributo alla società e ai giovani. Sarete parte indelebile della loro formazione ed educazione! Presenze, forse invisibili, ma profonde!
E adesso, prima che inizi a piovere, andiamo a fare una bella corsetta! ;-)
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