mercoledì 5 dicembre 2012

Progetto 25: giorno 5 - Un albero di Natale vero

Per capire meglio la forza del donare e il valore della generosità sto sperimentando anche quest'anno il Progetto 25 che consiste nel fare un regalo al giorno per 25 giorni (dal 1 al 25 dicembre). Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono.

Sul ramo più alto
vicino alla stella
c'è un passero vero
che cinguetta e saltella.
Ha visto dal davanzale quest'albero fatato... (G. Rodari)


QUINTO REGALO: UN ALBERO DI NATALE VERO

Quest'anno, in questo tempo di crisi, mi sto concentrando in regali rivolti alle famiglie. Vorrei che questo Progetto 25, oltre a raggiungere il suo scopo di far vivere e sperimentare il valore della generosità, potesse trasmettere nuova speranza, diventasse come un faro, almeno nella vita di alcuni, che illumina e da luce ad un futuro che sempre più spesso, per molti, sembra avvolto e oscurato da una coltre di nebbia sempre più fitta.

Solitamente, le famiglie iniziano ad addobbare la casa il giorno dell'Immacolata, proprio perché si ritrovano a casa per un giorno in più di festa ed proprio bello passare questo momento in famiglia, soprattutto per quelle famiglie con bambini, a sistemare la casa e a trasformarla con quel clima magico e poetico che risiede nel Natale.

L'albero di Natale non manca quasi mai e quando ci sono dei piccini in casa è proprio un peccato non vederne nemmeno uno in un angolino della casa. Oggi, ho deciso di regalare un albero di Natale. Un abete vero, così sono andato ad acquistarlo in un vivaio vicino casa. Un bell'alberello, non troppo grande, che mi arriverà circa alle spalle e che ho accompagnato ad un sacchettino di cioccolatini (scoprirai alla fine del post il perché).

Avevo già pensato a questo regalo da qualche giorno e anche alla famiglia alla quale fare questo piccolo gesto di generosità. Dovevo solo trovare il momento per realizzarlo e dare concretezza a questa idea che mi era venuta. Oggi è stato il giorno giusto. Anche per questo dono, come per il secondo regalo, ho pensato ad una famiglia un po' oppressa da questa crisi economica, composta da due genitori e tre bambini... e sono andato a consegnare l'albero di Natale.

Questa volta, visto che non potevo lasciarlo nella cassetta delle lettere (come la busta con i biglietti per Gardaland), ho prima telefonato per sentire se erano a casa e se avevano piacere di ricevere questo dono (ovviamente questo l'ho detto solo ai genitori, per i bimbi doveva essere una sorpresa).

Una volta consegnato e scambiato due parole con questa famiglia, soprattutto con i bimbi, ho suggerito a questi ultimi qualche consiglio su come poter addobbare l'alberello. Mi piacciono quegli alberi di Natale personalizzati, c'è chi addirittura arriva a fare degli alberi con materiali particolari. Recentemente ho proprio visto un albero di Natale che potrebbe proprio fare al caso mio, tutto fatto di libri: che meraviglia!

Ho suggerito loro di cercare di pensare a qualcosa di particolare da appendere, provando a creare qualche bell'addobbo con i diversi materiali che potevano trovare in giro; per esempio, con delle foglie trovate per strada (in questo periodo ce ne sono sempre tante), fatte essiccare, colorate e sovrapposte. Potrebbero diventare una bella decorazione. Poi ho detto loro di attaccare sull'albero i cioccolatini che avevo portato insieme all'abete e di mangiarne uno al giorno fino a Natale. Credo che seguiranno questo mio consiglio solo in parte: attaccheranno i cioccolatini all'albero, ma non so quanto resisteranno a mangiarne solo uno al giorno.

Infine, prima di salutarci, ho fatto un patto con i bambini. Essendo un abete vero, gli ho spiegato che non si poteva buttare via, ma che si doveva impiantare nuovamente in un terreno. Ogni anno a casa mia c'è un albero vero ed ogni anno andiamo poi a piantarlo in qualche parco o a riconsegnarlo ai vivai che sanno esattamente cosa farne. 

Il patto è questo: andare insieme, una volta finite le feste natalizie, a consegnare e piantare il loro alberello. E dopo aver stretto quelle tre tenere manine, sono tornato agli impegni quotidiani, soddisfatto e pieno di entusiasmo, già con il pensiero proiettato al regalo del giorno successivo... che ho già organizzato e programmato e che spero potrà andare come sto immaginando.

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