domenica 16 dicembre 2012

Progetto 25: giorno 16 - Un salto in pediatria

Per capire meglio la forza del donare e il valore della generosità sto sperimentando anche quest'anno il Progetto 25 che consiste nel fare un regalo al giorno per 25 giorni (dal 1 al 25 dicembre). Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono.
Attorno agli ammalati bisogna essere allegri. (T. di Lisieux)

SEDICESIMO REGALO: UN SALTO IN PEDIATRIA

Forrest Gump diceva che la vita è come una scatola di cioccolatini... e concludeva dicendo "Non sai mai quello che ti capita". Se ci pensi un po' è così, viviamo la vita giorno dopo giorno, senza sapere cosa ci succederà domani. Una mattina qualcuno si sveglia e vede il proprio figlio che sta male, ha un grosso mal di testa e dice di non vederci più bene. Tutto cambia, tutto diventa offuscato. Non riusce più a ragionare lucidamente.

La vita di queste persone cambia, si entra e si esce da un ospedale, si vede il proprio bimbo catapultato in una quotidianità che non è più quella adatta ad un bambino, che non è adatta a nessuno a dire la verità. Ci si sposta in un'altra città per cercare le cure migliore e si prega, si prega, si prega... perché in certe situazioni, quando davvero si capisce di non potere nulla, ci si attacca con forza a qualcosa di più grande.

Ho voluto fare un gesto di generosità a qualcuno di questi bambini.


Verso l'ora di pranzo ho preso da una grande ciotola in salotto due belle manciate di cioccolatini assortiti, li ho messi in un sacchetto e sono uscito. Mi sono diretto all'ospedale e sono entrato, indossando il mio camice, in pediatria. Sai, solitamente alla domenica è tutto più tranquillo, pochi esami, pochi dottori. I bambini sono sempre un pochino più felici.

Avevo calcolato i tempi per capitare più o meno dopo il pranzo, nella speranza di trovare qualche bimbo già addormentato. Sono passato nelle diverse stanze, ho salutato i genitori che sempre si agitano o si mettono in attenti quando passa un camice bianco e ho consegnato ad ogni bimbo un cioccolatino. Ad alcuni l'ho appoggiato sopra al comodino e a quelli che non erano in stanza l'ho lasciato proprio sopra al cuscino (faceva proprio una bella figura... e devo ammettere che in questi casi, prima di uscire dalla stanza mi fermavo sulla porta e guardavo indietro).

Un gesto velocissimo, un saluto, un cioccolatino e via. Con nessuno mi sono fermato a lungo, ma prima di concludere il resoconto di questo regalo, voglio raccontarti un piccolo aneddoto. Arrivato da un bimbo che se ne stava sul suo lettino, con accanto il papà e la sorellina, ho chiesto se potevo lasciargli un cioccolatino e ho spiegato, come al solito, quello che stavo facendo. Il bambino ha guardato subito il papà, che mi ha ringraziato e ha aggiunto che lui non poteva mangiare cioccolata. 

Stavo pensando tra me e me "che tristezza, un bimbo senza cioccolata", però ho cercato di farlo sorridere con un battuta e, per fortuna, sono riuscito a strappargli un sorriso e a fargli forse dimenticare quel cioccolatino. Così ho salutato e mi sono girato per uscire dalla stanza. Però quel bambini non aveva dimenticato il cioccolatino e lo volevo comunque.

Mi ha chiesto se glielo potevo dare lo stesso, non per lui, ma per la sua sorellina che era lì insieme a loro. Poi ha aggiunto: "lei non è malata e ne può mangiare anche per me". È proprio vero che la sofferenza e la malattia ti rendono più forte. Questo bimbo, come tutti gli altri che ho incrociato, hanno una forza incredibile. Certo, si demoralizzano, piangono, fanno i capricci, ma nei momenti importanti sanno tirare fuori un coraggio incredibile e un grande amore.

Alla fine, ho lasciato alla sorellina ben due cioccolatini, dicendole di mangiarne uno anche per il suo fratellone. Non puoi immaginare che sorrisone che mi ha fatto, sapendo che grazie a suo fratello, aveva nelle sue manine due gustosi cioccolatini.

La vita è davvero come una scatola di cioccolatini... è vero che non sai mai cosa ti potrebbe capitare, ma scegliendone uno, potrai sempre renderla un po' più dolce! Non solo per te, ma anche per chi ti sta vicino.
Per capire meglio la forza del donare e il valore della generosità sto sperimentando anche quest'anno il Progetto 25 che consiste nel fare un regalo al giorno per 25 giorni (dal 1 al 25 dicembre). Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono.

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