Si può vivere senza un ideale? Oggi, sembra proprio di sì. Guardandosi intorno si potrebbe facilmente credere che siano pochi quelli che vivono perseguendo un ideale. Molte volte è proprio a noi giovani che viene rivolta l'accusa di non avere ideali, di vivere la vita così come viene, senza sogni o mete da raggiungere.
Tu cosa ne pensi? Credi che sia vero che noi giovani di oggi siamo privi di ideali?
Sinceramente penso che per prima cosa dobbiamo chiarire che cosa è un ideale e perché è così importante per la vita di una persona. Tante volte si dice che un ideale è un grande sogno, la stessa definizione di ideale che possiamo trovare in alcuni dizionari è pressapoco questa: "ciò che esiste solo sul piano delle idee e non nella realtà". È ovvio che se si segue alla lettera questa definizione si capisce subito perché i giovani non perseguano alcun ideale. Sarebbe da persone senza tanto sale nella zucca seguire qualcosa che non è reale.
Le persone che consideriamo geni, santi o eroi, però, li definiamo tali, proprio perché hanno o avevano una visione oltre al reale, un'aspirazione così alta che li ha distinti da tutti gli altri uomini del loro tempo. Si confonde infatti l'ideale con qualcosa di fantastico, mentre la sua stessa etimologia richiama il senso di "vedere", richiama la vista e l'intuizione. Una visione futura, ma reale.
La prima distinzione da fare è tra ideale oggettivo e soggettivo. L'ideale oggettivo che è qualcosa che possiamo definire esterno a noi o ciò che forma lo scopo delle nostre aspirazioni, come per esempio la Patria, la scienza, l'arte...
L'ideale soggettivo, invece, è quella tendenza o inclinazione che ci fa rimanere permanentemente rivolti verso ciò che vogliamo raggiungere, ciò che riteniamo il meglio per noi stessi. Per capirci meglio è per esempio quel tipo di uomo che vogliamo diventare, quell'uomo al quale abbiamo eliminato ogni difetto e lo abbiamo invece riempito con le migliori qualità, elevandolo al massimo della perfezione.
Non bisogna confondere l'ideale con una grezza passione sfrenata, che dura un qualche momento e poi passa e ci abbandona, più vuoti di prima. Molte volte queste passioni sfrenate, queste tendenze allo stato violento, piene di forza e che ci fanno apparire carichi, non sono altro che il desiderio di un male che si presenta come un bene. Questa tendenza toglie all'uomo il proprio equilibrio e la propria armonia.
Un ideale nobile e grande, un vero ideale, invece, ti dà vigore, forza, pienezza, unità, armonia, equilibrio, coerenza. Un chiaro ideale permette all'uomo di avere un'unità nei pensieri e nei desideri, di avere una mente limpida e logica. Di conseguenza ti aiuta ad essere sempre riposato, pur facendo mille attività, e ti mantiene sempre sereno e allegro, perché sarai cosciente di ciò che vuoi e che ti rende felice.
Un vero ideale ti fa essere fedele a te stesso. Non a caso si dice "sii il primo ad avere fede nel tuo ideale, se desideri che gli altri credano in esso. Se non rispetti tu stesso il tuo ideale, gli altri non lo rispetteranno". È proprio così, oggi si pretende troppo il rispetto da parte degli altri, quando siamo i primi a prenderci in giro.
5 passi per scegliere il proprio ideale:
1) Devi scegliere un ideale che non sia in contrasto con il tuo bene totale. Non può essere un ideale ciò che va contro il tuo stesso essere o che minaccia la tua stessa esistenza o quella degli altri. Non può essere nemmeno in contrasto con i valori universali.
2) Il tuo ideale deve seguire le tua attitudini, il tuo temperamento e la tua personalità. Solo così potrai davvero realizzarlo e seguirlo con energia e passione!
3) Devi mettere il tuo ideale sempre fuori e sopra di te, il più in alto che puoi!
4) Deve essere qualcosa di pratico, che ti spinga subito ad entrare in azione, a fare qualche nobile gesto e prendere in mano un buon progetto...
5) Cerca di sintetizzare il tuo ideale in una massima, in una frase, nel motto della tua vita... e ripetitelo spesso.
Probabilmente un ideale è come la stella polare: qualcosa di irraggiungibile, ma che ti indica la giusta strada da percorrere per essere davvero felice.
In una memoria in cui sono presenti come norma false informazioni gli unici disegni che il pensiero con queste può formare sono le illusioni che portano la mente a non operare con discernimento.
RispondiEliminaIn una mente in cui la capacita di discernere è limitata o assente è inutile anche il dialogo tra individui e questo fatto come possiamo ben comprendere porta velocemente alla rovina collettiva.
Tratto da:
http://www.digiammarco.com/2011/08/la-sorte-degli-illusi.html