giovedì 10 novembre 2011

Complessità vs Complicazione

Ti sei mai trovato di fronte a qualcosa ed aver pensato "non ce la faccio, è troppo complesso"? Ti è mai capitato di rinunciare a risolvere un problema di matematica perché "troppo complesso"? Hai mai dovuto rileggere più volte qualche riga di un testo proprio perché troppo articolato e complesso?

Capita a tutti di trovarsi davanti a qualcosa di complesso, proprio perché la complessità riguarda tutto ciò che ci circonda e interessa anche noi stessi. L'esempio classico è il nostro cervello, un organo così complesso che affascina e coinvolge fior fiore di scienziati, ricercatori e medici che ogni giorni si sforzano di capire qualcosa in più della sua struttura, organizzazione e funzionamento.

Già da questo esempio si può capire che ciò che è complesso ha in ogni caso una sua struttura, un suo ordine, una sua oggettività. Ciò che è complesso è quindi risolvibile, scindibile in pezzetti, capibile e, molte volte, riproducibile. Tutta la natura ha una certa complessità e noi per primi siamo complessi, lo vediamo tutti i giorni quando ci rapportiamo con gli altri e anche quando guardiamo noi stessi e magari non ci capiamo proprio bene.

Il termine complesso deriva da latino e ha il significato di un insieme di intrecci, ma si può anche riferire ad altri due termini: abbraccio e comprendo. Che bello! Questo significa proprio che ciò che è complesso si può in qualche modo comprendere, magari non in modo immediato, ma non è forse la cosa più bella e in fondo la base di tutta la ricerca dell'uomo, sforzarsi per comprendere la complessità che è in noi e che ci circonda?

Proprio così, ci circonda... come un grande abbraccio! Tutto è complesso e per questo serve approcciarsi alle persone e alle cose con una visone globale (senza mai ridurre la persona a qualcosa di scontato e scardinato dai proprio affetti, emozioni, rapporti, ambienti...); è necessario essere aperti all'incertezza, proprio perché fa parte di noi e come già accennato qui, ci permette di sperare.

La complessità, nella visione di questo grande abbraccio e nella sua essenza, ha un aspetto che ci tengo a sottolineare: ciò che è complesso è formato da più parti collegate tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Questa dipendenza ci fa capire che dobbiamo sempre considerare più cause, più punti di partenza, più punti di osservazione. Solo così possiamo davvero comprendere la realtà, entrando e accettando una spiegazione pluricausale.

Credo che tu possa subito capire, dopo aver letto queste righe, la netta differenza che c'è tra complessità e complicazione. Mentre una (la complessità) è parte di noi e della natura, l'altra (la complicazione) è qualcosa che noi aggiungiamo ed è appunto per questo che riusciamo a renderci la vita tanto complicata, aggiungendo cose inutili e superflue che ci fanno tralasciare gli impegni inderogabili e i punti più importanti della nostra vita.

La confusione che oggi si vive spesso deriva in parte da questo continuo confondere ciò che è complesso, ritenendolo complicato; così facendo, i giovani non riescono più a rispondere a ciò che la vita presenta loro. Non credono di farcela, perché si trovano sempre davanti a ciò che credono complicato e in una sorta di circuito aggiungono altre complicazioni. 

Non complicarti la vita. Cerca di vedere la complessità con una grande visione, cerca di abbracciare tutto con una logica razionale, prova a considerare le diverse e possibili varianti e cause, senza sbattere la testa inutilmente in una prima apparente soluzione... vai un profondità nelle cose: entra nella complessità e vai fino in fondo. La vita è proprio questo: una straordinaria complessità che ci si presenta per essere risolta!

Spero di non averti complicato la vita con questo post, spero di non essere stato complicato nella spiegazione, probabilmente un po' complesso, ma questo è un bene, così avrai la possibilità di leggere anche tra le righe e magari comprendere qualcosa in più. ;-)

Se invece ti sembra che sia stato semplice, allora non c'è bisogno di spiegazioni!

1 commento :

  1. meglio scambiare tra di loro le due parole, complesso è ciò che è ingovernabile, complicato ciò che lo è anche se con difficoltà crescente, basti pensare ai bastoncini dello shangai e ai meccanismi degli orologi (appunto) "complicati"

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