lunedì 12 marzo 2012

Economia umana

"Prova ad immaginare questo: ogni valore che imparerai a vivere personalmente, quotidianamente, dentro e fuori gli affari, porterà un aumento del tuo profitto. Ogni volta che dimenticherai i valori più positivi anche uno soltanto, significherà che ti starai approfittando di qualcuno e lo starai tradendo, ma quel che è peggio è che starai tradendo te stesso e la tua voglia di successo!" Così concludevo un precedente post. Vorrei ritornare sull'argomento dell'economia e della sua importante relazione con i valori.

Ho già sottolineato l'importanza fondamentale di un valore quale la fiducia per l'economia. Quel che è certo è che in questi tempi che stiamo vivendo c'è la reale e urgente necessità di sviluppare una nuova visione economica, con nuove regole e nuovi fondamenti.


Quando si parla di nuovo si intende, molto spesso, qualcosa di eccessivo, trasgressivo ed evasivo. Si associa a questo termine l'utilizzato e apprezzatissimo concetto di modernità, come se fosse una nuova speranza e un punto di arrivo. In realtà la modernità non è altro che "una di quelle forme culturali che sono apparse e scomparse nella storia". In effetti, ciò che era la modernità per i nostri genitori, non lo è per noi e la modernità alla quale noi tanto ambiamo, sarà un arcaico passato per i nostri figli.

Cosa resta allora? Su cosa fondare l'economia? C'è qualcosa che accomuna il passato, il presente e il futuro, c'è qualcosa che è sempre vecchio, nuovo, tradizionale e moderno. Questo fondamento è l'uomo stesso.

Per ritrovare il senso dell'economia e affinché questa si possa chiamare davvero umana, ossia dell'uomo, per l'uomo e con l'uomo, è necessario ridefinire quello che potremo chiamare (e non è un termine nuovo): Homo oeconomicus. 

Per prima cosa si deve puntare sulla dignità della persona anche in ambito economico, si deve fare riferimento ai suoi valori che la rappresentano nel modo più corretto. Si devono valorizzare le dinamiche delle relazioni sia a livello di quantità, sia a livello di qualità. 

Il nuovo Homo oeconomicus deve superare se stesso, tendere verso l'alto, verso una progressiva evoluzione, perché solo così potrà migliorare e avvicinarsi sempre più al raggiungimento della sua piena realizzazione e alla soddisfazione dei suoi bisogni.

L'evoluzione di questo nuovo uomo economico deve riscoprire i valori principali legati al commercio e allo scambio con il prossimo: lealtà, stima, fiducia, trasparenza, autenticità, rispetto. Deve arrivare ad assumersi la responsabilità di se stesso e anche dell'altro.

La persona, infatti, nella sua integrità e completezza non è sola e non è destinata a se stessa, a richiudersi su di sé. Abbiamo sempre bisogno di relazioni interpersonali (cosa che viene sempre più messa in evidenza dai moderni social network e dalle nuove e sempre più veloci forme di ricerca di relazioni), ma dobbiamo impegnarci a valorizzare queste relazioni, a riempirle di significato e di importanza. 

L'essere per l'altro è caratteristica fondamentale di questa visione economica fondata sull'uomo e sui suoi valori più alti. Solo così la persona stessa può arrivare ad una nuova forma di economia che non segua semplicemente la giustizia (cosa che ad oggi già sarebbe da sperare), ma noi uomini e donne, possiamo fare qualcosa di più. Abbiamo una caratteristica unica che ci rende così speciali e ci eleva. Molti  la chiamano solidarietà, altri generosità, gratuità, carità...

Potrà sembrare una contraddizione, ma la solidarietà e la generosità in campo economico, finanziario e commerciale sta dando dei risultati straordinari. Pensa semplicemente alle innovative forme di commercio basato su questi valori, o che offrono prodotti contenenti valori positivi.

Di fronte a questa crisi mondiale che stiamo vivendo e che sembra togliere molte speranze a noi giovani, la generosità e la solidarietà diventano il più grande e potente fattore competitivo. Sarebbe straordinario e sicuramente rivoluzionario che noi giovani imparassimo a vivere l'economia partendo da questo paradosso diventando i primi promotori della carità e della gratuità. Diventando veri modelli di donazione al prossimo, nella consapevolezza che il valore di tutto quello che possediamo e che possiamo scambiare potrà aumentare tanto quando aumenterà la nostra disponibilità verso il prossimo.

La generosità e la carità sono proprio i valori che più di tutti rappresentano la persona nella sua integrità: a livello personale e nella sua apertura al prossimo (che trova la sua più bella realizzazione nella formazione di una famiglia aperta alla vita e al futuro... che è appunto il primo motore dell'economia!).

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