sabato 10 marzo 2012

Autenticità e autostima

Il carnevale è passato da qualche settimana ormai, ma questa foto di Davide Allegri, un giovane di Gente Nuova pieno di talento e con la passione per la fotografia, mi ha dato lo spunto per questo post. (Puoi vedere gli altri scatti di Davide sul suo sito, meritano davvero).

Rimaniamo estasiati da queste meravigliose maschere piene di colori e ricche di particolari. Siamo catturati da una sorta di attrazione e curiosità che ci porta a domandarci chi ci sarà dietro. Come sarà la persona che indossa quella maschera? Chi si nasconderà dietro tanta bellezza?

A volte restiamo delusi da ciò che vediamo una volta tolte quelle sfavillanti maschere. Altre volte, invece, la delusione (più forte che mai) ci stringe in un abbraccio stritolante quando scopriamo che qualcuno la maschera l'ha indossata senza che noi ce ne accorgessimo. Quando scopriamo che le persone che ci sono vicine, gli amici con i quali ci siamo confidati, i modelli e i punti di riferimento che abbiamo da sempre considerato tali usano delle maschere, perdiamo qualcosa che è difficile da recuperare: la fiducia.

L'autenticità è un valore tra i più apprezzati, lo pretendiamo dagli altri, da chiunque ci circondi, in modo particolare lo esigiamo dalle persone verso cui proviamo un affetto. Spesso si parla di autenticità riferita agli oggetti, in modo particolare quelli preziosi. Nessuna ragazza vorrebbe un diamante non autentico, nessun fan vorrebbe un autografo falso, nessuno di noi vorrebbe leggere o ascoltare notizie non autentiche sui quotidiani, riviste o in TV.

Cerchiamo sempre qualcosa che abbia questa qualità. Nessuno vuole essere truffato. Gli oggetti hanno però un'autenticità relativa, il loro valore infatti varia a seconda dell'interesse di un soggetto o dal momento particolare. È un valore che cambia nel tempo.

Il significato etimologico della parola autentico si rifà non tanto agli oggetti, ma all'autenticità in relazione all'esistenza dell'uomo; non a caso viene associato alla parola autore, ossia colui che opera da sé, che ha autorità su sé stesso. È composto dai termini autos e entos: dentro sé stessi.

Autenticità della persona non è tanto il suo esterno, ma è più profondo del superficiale, ciò che permane rispetto a ciò che muta facilmente, ciò che la persona sviluppa in sé stessa, rispetto a ciò che accetta dall'esterno. L'autentico non dipende dall'ambiente, ma crea e plasma l'ambiente. È una persona che sa ciò che vuole, che si conosce profondamente, che non sa essere un punto di riferimento per gli altri, ma soprattutto per sé stesso. L'autentico è chi sa bene che se non vivi come pensi, finirai per pensare come agisci. Ha imparato, magari a sue spese, che se non c'è una vera congruenza tra l'essere e l'apparire, la prima vittima è proprio lui e non gli altri.

Si può riconoscere un acerrimo nemico dell'autenticità: l'individualismo che esclude ogni orizzonte, non ci permette di alzare lo sguardo e vedere l'altro. Senza riconoscere l'altro non possiamo vedere nemmeno noi stessi realmente, infatti, per poter dire io abbiamo sempre bisogno di riconoscere prima un tu.

Altri nemici dell'autenticità, ai quali devi prestare attenzione se vuoi essere una persona autentica, sono il razionalismo estremo, che esclude ogni possibilità di interiorità e profondità, riducendosi ad un semplicistico materialismo; il sensismo che punta tutto sulle emozioni e sui sentimenti, senza puntare invece alla ricerca di una vera ricerca della propria identità umana, facendoti diventare come una foglia secca mossa dal vento; la falsa libertà, quella incondizionata rispetto ad ogni vincolo oggettivo.

Come si riconosce una persona autentica? Semplicemente perché ad essa associamo altri valori stupendi. Grandi valori richiamano sempre bei valori.


Le tre principali caratteristiche di chi possiede e manifesta questo valore sono:
- SICUREZZA
- FIDUCIA
- MATURITA'

L'autenticità comprende le tre dimensioni della persona: ontologica, antropologica, etica. È importante che ognuno capisca qual è il suo essere nel mondo, il significato profondo dell'essere uomo o donna, giovane o vecchio, ragazzo o ragazza; è indispensabile confrontarsi con gli altri per essere autentici, perché è proprio in questo scambio che si verifica se si è davvero sicuri di sé stessi. Infine, è fondamentale entrare in profondità in sé stessi (dentro sé stessi). Ecco quindi il legame tra autenticità e autostima.

Se vuoi sviluppare il valore dell'autenticità, devi aumentare la tua autostima. Questo si fa in quattro passi:

- Consapevolezza di sé: che comprende una consapevolezza triplice (corporea, emotiva, cognitiva).
- Valutazione di sé (prima devo vedere e prendere consapevolezza di una cosa, poi posso giudicarla)
- Responsabilità personale (molte volte si può capire ciò che non va o dove bisognerebbe cambiare, si valuta bene il fatto che questo comportamento non va proprio alla grande, ma senza l'azione della volontà non si va da nessuna parte. Posso sapere che una cosa è buona per me, ma andare da tutt'altra parte. Questo succede se non ho responsabilità).
- Accettazione (dobbiamo renderci conto che alcune nostre caratteristiche sono quelle che ci rendono speciali e uniche e non cambieranno).


È difficile che una persona con poca autostima, possa essere autentica. Una persona che non si fida nemmeno di sé stesso e delle proprie capacità, cercherà sempre di usare delle maschere per diventare un altro e cambierà facilmente a seconda degli ambienti e dei luoghi che frequenta.

Liberati dalle maschere che hai usato fino ad oggi, aumenta la tua autostima e non diventare vittima dei tuoi complessi e delle tue piccole ma costanti bugie.

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