martedì 13 marzo 2012

Sei un asino?

Una notizia nei giorni scorsi mi ha fatto sorridere. Si tratta dei commenti di alcuni genitori ad un post del forum Avanti Pop del Corriere della Sera online (blog di Maria Laura Rodotà). 
Il termine figli "asinissimi" è stato per molti liberatorio. Una serie di commenti sono arrivati come veri e propri sfoghi di genitori disperati delle lunghe orecchie da ciuchino che erano ormai da tempo presenti sulle teste dei loro figli. 

Da figlio e studente alcuni commenti hanno fatto fare grosse risate. Certo, i miei genitori in questo campo non credo proprio abbiano avuto problemi e si sentirebbero "tristemente" esclusi da questo dibattito, ma ho di certo dato loro altri tipi di preoccupazioni.

Ecco un commento che fa capire la situazione "denunciata" dai genitori: "Pagelle da schifo, telefonate ed e-mail dei prof che mi svelano insospettabili compiti annacquatissimi. Ne sono devastata. Qualcuno sa come si sopravvive?"

Un commento proprio da ridere è questo: "A casa dà sfoggio di tutto il suo asinismo, sbagliando l'impossibile, tentando in tutti i modi di svicolare i compiti per dedicarsi a Wii e Ds e trattandoci malissimo. Poi va a scuola, prende tutti 10, le maestre sono entusiaste di quanto stia attento e sia educato, e ci fanno pure i complimenti". Poveri!!! ahahaah... ;-)
Tanti commenti. Alcuni terribilmente disperati, altri speranzosi, altri in una via intermedia. C'è chi dice: "Mia figlia è bravissima". Finalmente una! Ma subito dopo si legge il seguito: "però è in seconda elementare: ho il sospetto che non possa durare per sempre così". Sob!

Ci sono poi quei genitori che non si fanno tanti problemi, perché si danno delle irrisorie rassicurazioni, come per esempio chi ha scritto che anche se ha un figlio asinissimo alla fine potrebbe "fare il tronista di Maria, entrare nella casa del grande fratello, andare sull'isola, farsi la decima di seno, vincere un quiz per dementi...". Arrivare a questi "traguardi" è sempre indice di orecchie da asino sul capo? Si può ritenere un vero fallimento? Mah!

Forse questi genitori si sono rassegnati? Non hanno più il coraggio di lottare per il futuro dei loro figli? Non riescono a trovare un modo per far sognare i propri figli e farli puntare in alto?

Infine, c'è il commento di un prof. 
Sei pronto a leggere cosa ne pensa un docente? Non partire subito con dei pregiudizi. Ovviamente il prof. "non può" avere figli asinissimi e infatti non si lamenta per questa situazione, ma dà ai genitori e ai figli asini alcuni consigli su come trasformare un asinello in un elefante:

1) Fidanzarsi con una ragazza studiosa sembra essere la spinta migliore per scoprire le gioie dello studio. Un'ottima soluzione e un grande spasso! ;-) Ovviamente per le ragazze vale il contrario.

2) Chi non riesce a trovare una fidanzata o un fidanzato più "intelligente" o meglio più volenteroso, può sempre circondarsi di uno, due o tre amici che possano aiutarlo a studiare, a trovare il giusto ordine, a stabilire le urgenze e le priorità. Studiare insieme a qualcuno può diventare veramente un grande aiuto e un'ottima occasione di confronto e di crescita.

3) Si può trovare aiuto in un professore che possa motivare e che possa far emergere le qualità e le propensioni di ognuno.

4) A volte, basterebbe un genitore più attento, disposto a passare un po' più tempo con il figlio per studiare insieme, magari aiutandolo a fare gli schemi, a ripetere gli argomenti più complessi.

Tu cosa ne pensi? Che ne dici di questi genitori disperati per i loro figli asinissimi?
Cosa ne pensi dei consigli del prof.? Che soluzioni proponi?

È importante dare le giuste motivazioni e il prof. del commento lo sa benissimo, così alla fine del suo commento afferma: "i ragazzi sono fantastici, hanno solo bisogno di un minimo di considerazione. Personalmente senza di loro saprei la metà di quello che so, e mi aiutano costantemente in ogni momento della mia giornata".

Evviva il prof.!!!

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