Tra qualche settimana per la maggior parte degli studenti delle scuole italiane saranno finite le lezioni, per altri inizieranno gli esami di maturità (anche quelli poi finiranno), per altri ancora gli esami universitari… poi con l’estate tutti finiranno qualcosa (si spera).
Questo significa che terminato un percorso scolastico, fatta la maturità, presa la laurea, è terminato il cammino educativo di una persona?
Cosa significa davvero educare?
L’educazione è un percorso continuo di crescita dell’essere, che ci porta a comprendere che la vita è un costante miglioramento e ampliamento degli orizzonti. Un cammino verso il perfezionamento.
Ogni individuo ha delle opportunità ed è necessario dare a ciascuno le giuste opportunità per svilupparle.
L’educazione quindi non si può ridurre al solo percorso scolastico. Sarebbe solo una preparazione, un momento, una fase della vita che poi passa. Bisogna invece considerare l’educazione come lifelong learning, così ci dice anche l’UNESCO, un viaggio che dura tutta la vita.
Facendo diventare l’educazione un valore della nostra esistenza, si arriva a considerare ogni situazione come un’opportunità per educarci ed educare gli altri.
Non si vive più passivamente un momento, ma si sfrutta anche la situazione apparentemente più insignificante per accrescere la propria individualità.
Educare significa non solo plasmare le proprie capacità mentali, ma anche quelle comunicative, di relazione con il prossimo, quelle che riguardano il nostro corpo, che possiamo chiamare pratiche o manuali… in poche parole: tutto ciò che siamo.
Si arriva facilmente a capire che l’educazione, così intesa, nella sua pienezza abbraccia ogni ambito e settore della vita: famiglia, scuola, sport, lavoro, amicizia, salute…
Ecco alcune caratteristiche di chi ha capito tutto questo in profondità.
Chi possiede davvero questo valore:
- Non si sente mai superiore agli altri, perché saprà che da ogni incontro, da ogni situazione, potrà trarre qualcosa di importante e riuscirà a cogliere anche dalla persona più meschina e banale un’occasione di crescita.
- Non si stanca facilmente, perché sa riposare. Ha capito che una pausa, un “momento di non attività” come definirebbe qualcuno, non è perdere tempo, ma uno dei modi per educarsi, perché come diceva Maurice Zundel “L'educazione passa da anima ad anima con l'aiuto del silenzio”.
- È un attento osservatore: degli altri, di ciò che lo circonda e di se stesso. Quest’ultima è la prima osservazione che dobbiamo imparare (l’auto-osservazione), solo così possiamo meravigliarci anche delle piccole cose e, perché no, di noi stessi, che è qualcosa di unico, perché fa anche scaturire una sana soddisfazione ;-)
Non trovi che siano delle qualità da invidiare?
Ti ritrovi in queste caratteristiche o devi ancora fare qualche passo per conquistare questo valore?
Educarci per educare il mondo intero, diventa una delle frasi per ricordarci sempre che tutta la nostra vita nasconde un’infinità di possibilità per crescere…
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