martedì 5 giugno 2012

Disinformazione - prima parte

Sempre più oggi riceviamo informazioni, notizie in tempo quasi reale, immagini, video di ciò che è successo. Come possiamo capire quando le informazioni che ci arrivano sono attendibili, serie, verificate e precise? Come  possiamo essere sicuri che qualcuno non ci stia manipolando? C'è un sistema che possa essere utilizzato come campanello d'allarme?

È davvero difficile essere sicuri delle informazioni che riceviamo. Dobbiamo sempre e comunque metterci in qualche modo nelle mani di altri. Siamo quasi costretti (e a dire la verità mi sembra qualcosa di stupendo) a dare fiducia ad altri. Non potremmo vivere diversamente. Dobbiamo sempre affidarci.

Questo non significa che dobbiamo bendarci gli occhi e bere tutto quello che ci offrono. Possiamo fare una certa selezione, una critica a tutto quello che ci viene offerto e infine una scelta. Esiste un metodo utile?

Un sistema potrebbe essere quello escogitato da Noam Chomsky con le sue 10 regole sulla manipolazione dell'informazione. Conoscendole, potresti essere in grado di riconoscere più velocemente e più facilmente le notizie fasulle. Chomsky è un personaggio molto conosciuto, sia come linguista (la sua vera e prima specialità) sia come teorico della comunicazione. Molto discutere hanno fatto i suoi attacchi al sistema sociale americano moderno, ma per quanto riguarda la disinformazione ci interessa altro.

Le 10 regole di Chomsky le puoi trovare ovunque, in diversi libri, blog e siti, con le citazioni e le spiegazioni stesse di Noam. Qui cerchiamo insieme di farci un'idea del pensiero di questo linguista per trarre qualche spunto per un'utile analisi delle notizie e del mondo che ci circonda.

Come capire che ci stanno manipolando? Per capirlo dobbiamo prima di tutto scoprire il sistema che usano i nostri manipolatori. Ecco il loro decalogo:

DEVIARE L'ATTENZIONE DALLE COSE IMPORTANTI ED ESSENZIALI. Quanto è vero! Ci stiamo accorgendo tutti che questa è la situazione attuale. Quante volte ci rendiamo conto che ci raccontano tante storielle inutili, che ci spingono ad interessarci ad argomenti futili, per distogliere la nostra attenzione da ciò che è veramente essenziale? La stessa velocità con la quale ci arrivano le informazioni ci distrae e impedisce a molti di fermarsi e riflettere sulla propria vita.

CREARE AD HOC UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA. Quante volte ci vengono presentati dei casi, il racconto di certe situazioni estreme, per farci "accettare" un male ingiusto? Quante volte siamo tentati a dire: "lo se che è un male ed un'ingiustizia, ma non possiamo fare diversamente"? È davvero tragica questa situazione, soprattutto perché è reale. Ci stanno togliendo la speranza e noi giovani non possiamo smettere di sperare e di lottare per ciò che è giusto e vero! Questa sì che è la più grande ingiustizia!


USARE IL CONTAGOCCE. Oltre a creare una situazione ad hoc, per far accettare qualcosa di ingiusto e sbagliato, c'è un altro metodo che implica l'impegno di un tempo maggiore, ma ha solitamente un'efficacia notevole. Se pensi a come nei libri gialli si tenta di compiere l'omicidio perfetto, coglierai subito questo sistema: per avvelenare qualcuno senza lasciare traccia nel suo organismo, bisogna dargli una goccetta ogni giorno, senza esagerare. Così, basterà presentare piano piano un'idea sbagliata, facendo accettare con pazienza le sue parti e non il tutto (che dai più verrebbe ovviamente rifiutato), affinché, alla fine, possa passare la grande ingiustizia.

"DOLOROSA E NECESSARIA". Credo che queste parole a noi italiani risuonino molto, molto attuali. Non trovi? Dove ti porta? Ad una accettazione rassegnata!

PARLARE COME AI BAMBINI. Sembra proprio che trattando l'interlocutore come un decerebrato o come se fosse un bambino piccolo, quindi usano toni e linguaggio infantili, la persona di fronte a noi abbasserà automaticamente il senso critico.

Queste sono le prime 5 regole... riflettici un po' su e domani vediamo le ultime 5.
Ah, non pensare che stia usando il contagocce... l'idea è semplicemente quella di non fare post troppo lunghi e di stimolare la tua curiosità, fissando un appuntamento, sempre su questo blog, per domani! ;-)

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