lunedì 10 maggio 2010

Falso e vero femminismo...

Durante l’ultimo incontro delle SerataIN, che si tengono ogni primo e terzo martedì del mese, abbiamo trattato il tema del femminismo.

All’inizio ci siamo divisi in due gruppi: uno aveva il compito di descrivere il falso femminismo e l’altro quello vero. Sono stati quindici minuti di grande partecipazione da parte di tutti nel tentativo di ricostruire insieme il difficile mosaico del femminismo. In seguito ci siamo riuniti e ci hanno spiegato i punti principali del femminismo, facendo prima un’analisi storica seguita da una spiegazione chiara e concisa delle differenze principali tra quello vero e quello falso.

Grazie all’aiuto del gruppo che all’inizio della serata aveva analizzato il vero femminismo, è stato fatto un elenco delle caratteristiche proprie della donna e del suo ruolo importante e insostituibile nella famiglia e nella società. È soprattutto nella famiglia che la donna svolge un ruolo di vitale importanza: a lei spetta principalmente l’educazione dei figli, futuro della società, e fare della famiglia un ambiente di pace e tranquillità che ne assicurino la stabilità e durata. Un vero femminismo difende la parità dei diritti umani, sociali e legali, la parità di opportunità educativa e lavorativa, la parità di dignità… ma parità non vuol dire identità. L’uomo e la donna sono diversi, dobbiamo imparare a riconoscere e rispettare questa diversità che arriva ad essere anche complementarità.

Il falso femminismo, invece, non riconosce queste differenze tra l’uomo e la donna ed impone alla donna di fare tutto ciò che un uomo fa’, di muoversi e comportarsi come lui. Insiste, soprattutto, sulla parte negativa: fumare, ubriacarsi, far uso di droghe e di un linguaggio sgarbato… Il falso femminismo pretende tra i diritti anche l’aborto, il sesso libero, l’omosessualità… Da qui le nuove bandiere del femminismo moderno che portano alla distruzione della donna, della sua vera figura e ruolo all’interno della famiglia e della società. Divorzio, aborto, convivenza, “famiglie allargate”, politica del figlio unico.

Tutto ciò ha reso la donna in un oggetto di consumo: non si fa più una pubblicità senza mettere una ragazza semi nuda. Il femminismo moderno ha portato a disprezzare quelli che da sempre sono stati grandi valori, come la famiglia, la maternità, la fedeltà. La donna oggi si trova a dover svolgere molti ruoli e non riuscendoci in maniera perfetta, si sente depressa, stressata e incompleta.

Ma davanti a tutti questi problemi e difficoltà, cosa possiamo fare? Ecco che, come conclusione della serata, è iniziata una piccola discussione in cui ognuno proponeva delle soluzioni in merito. Soprattutto si è parlato di leggi che proteggessero la donna e il suo ruolo sociale e familiare, contributi economici in favore delle madri, proposte di veri modelli femminili per risollevare e promuovere la figura della donna.
Ma voi, cosa ne pensate?

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