"Dante non si tocca!": è in questi giorni la frase più scritta e condivisa in internet e nei vari social network. In effetti, c'è stata e si sta ancora registrando una sorta di ribellione che riguarda persone di tutte le età, italiani, ma non solo. Molti giovani si sono fatti sentire e si stanno impegnando in iniziative rivolte a diffondere la Divina Commedia del Sommo Poeta.
Proprio l'ultimo post di Scrigni di valori era dedicato a Dante. Non proprio ad un brano estratto dalla Divina Commedia, ma da un poemetto sull'amore. Dante è un autore universale che ha sempre parlato a tutti gli uomini e donne, di ogni età e di ogni cultura. È conosciuto in tutto il Mondo ed è il simbolo più alto e sublime della letteratura italiana. C'è qualcuno però che non la pensa così.
Dante non si tocca è anche il nome di un gruppo aperto di Facebook inaugurato da pochi giorni e che sta riscuotendo un buon successo. Come mai questo motto si è sollevato e si sta propagando come un'onda nella nostra Italia?
"Contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza e viene proposta senza che via sia alcun filtro o che vengano fornite considerazioni critiche rispetto all'antisemitismo e al razzismo". Queste sono le affermazioni di Valentina Sereni, presidente di Gherush92, organizzazione di ricercatori e professionisti consulente speciale del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
Cosa significa in concreto tutto questo? Che certi "ricercatori e professionisti" (e poi siamo noi giovani, noi figli gli asinissimi) di cui si vanta e ai quali si appoggia l'ONU vorrebbero eliminare dalle scuole (ovviamente si tratta delle nostre, di quelle italiane) la lettura di Dante. Eliminare Dante dai programmi del Ministero dell'Istruzione. Eliminare un pezzo della letteratura italiana dalla formazione e dalla cultura di un giovane. Un pezzo non indifferente della letteratura.
Dante è davvero razzista e antisemita? La Divina Commedia ha trasmesso questo a tanti giovani italiani che l'hanno letta, che sono stati "costretti" a leggerla? Ma dove finisce la libertà di opinione, la libertà che deve caratterizzare ogni tipo di arte, se avvengono certe censure? Quante opere, non solo letterarie, ci mettono di fronte ai mali della società, ai vizi dei diversi tempi, alle discriminazioni... e grazie a queste riusciamo a riflettere? Nascondendo i problemi o le diversità di opinioni, si annulla anche la possibilità di scelta, di riflessione e di decisione. Probabilmente è proprio quello che vogliono da noi giovani.
Forse anche al nostro grande Benigni metteranno un bavaglio per impedirgli di recitarlo in piazza...
Forse anche al nostro grande Benigni metteranno un bavaglio per impedirgli di recitarlo in piazza...
Nel 2021 ricorrerà il VII Centenario della morte del Sommo Poeta. Abbiamo un bel po' di tempo per organizzare qualcosa di speciale. Abbiamo qualche anno per riscoprire il nostro grande Dante Alighieri e far riscoprire tramite lui, le grandi qualità e valori degli italiani. Sarebbe straordinario, infatti, prendere spunto da questo triste fatto per impegnarci tutti e portare Dante all'enorme splendore che merita.
Sono sicuro che molti studenti hanno studiato con fatica il Sommo Poeta, che molte volte avrebbero voluto che non fosse mai nato, per gli sforzi che dovevano e devono fare durante lunghi pomeriggi. Adesso che senti questi discorsi e queste ipotesi di eliminazione dell'Alighieri, non ti senti nel profondo che se ciò accadesse, perderesti qualcosa di importante e lo perderebbero le future generazioni?
Dante è parte della nostra cultura. Ci rappresenta, ti rappresenta! Tutti i critici letterari (quelli almeno che si possono considerare tali) affermano che la Divina Commedia sia la più alta composizione poetica di tutti i tempi e che essa rappresenti un quasi unico esempio della genialità umana.
La Divina Commedia è un'opera vastissima ed è un'opera integrale. Non si possono estrapolare frasi o esempi o immagini lì rappresentati senza tenere in considerazione la complessità e il significato dell'intera opera. Contiene elementi storici, filosofici, etici e spirituali che non possono essere tralasciati.
Oltre alle polemiche c'è un dato che rimane: Dante sa raccontare l'umano, non importa di che tempo, di che religione, di che cultura... sa raccontare e delineare quelle caratteristiche umane che rendono l'uomo, di tutti i tempi, così speciale. Sa farci vedere la nostra bassezza, il nostro poter diventare dis-umani, per farci cogliere con maggior bellezza quelle qualità meravigliose che sono racchiuse nelle più grandi virtù e nel saper vivere coerentemente i valori positivi!
Quali iniziative proponi per arrivare preparati alle celebrazioni del 2121?
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